MM Spa: ridurre le perdite (d’acqua) e adattarsi ai cambiamenti climatici

MM Spa:  ridurre le perdite (d’acqua) e adattarsi ai cambiamenti climatici

Milano – L’ulteriore riduzione delle perdite idriche a Milano, oggi al 11,8% a fronte di una media nazionale del 42% (con punte del 70%), oltre al racconto dei tanti progetti ideati e realizzati per favorire il processi di adattamento ai fenomeni meteo estremi sono al centro degli interventi di MM Spa, la società partecipata la 100% dal Comune di Milano, al Festival dell’Acqua, l’evento promosso da Utilitalia che si svolge da oggi sino a sabato a Firenze (www.festivalacqua.org). “Dopo aver raggiunto risultati eccellenti nella riduzione delle perdite idriche – ha spiegato Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM -, così come nella qualità dell’acqua, nei tassi di riutilizzo delle acque reflue e dei fanghi di depurazione, siamo ora protagonisti nella progettazione di diversi interventi per l’adattamento al cambiamento climatico: dalla vasca di laminazione del Seveso, alla sistemazione di alcune aree golenali del Lambro, alla realizzazione di sistemi di drenaggio urbani sostenibili a masterplan per strategia antiallagamento di ecosistemi urbani metropolitani”. Mascolo, recentemente eletto Vicepresidente di APE, l’associazione europea che raccoglie 71 gestori pubblici dell’acqua (www.aquapublica.eu), interverrà alla kermesse di Firenze sabato 26 settembre alle ore 16:40 in un panel dedicato proprio al confronto tra esperienze internazionali nella gestione della risorsa idrica. MM Spa, infatti, da oltre 20 anni gestisce l’intero ciclo dell’acqua di Milano, dalla captazione in falda alla distribuzione grazie ad una infrastruttura di oltre 2mila km, dal recupero delle reflue attraverso 1.600 km di fognatura fino alla depurazione in due impianti a Nosedo e San Rocco e alla restituzione in ambiente. Per Mascolo è dunque un’importante occasione di confronto per ribadire l’impegno di MM in progetti di resilienza che a Milano sono già in atto o in funzione. È il caso della vasca di laminazione del Seveso, che in meno di un anno di attività ha già evitato o fortemente limitato tre esondazioni al capoluogo lombardo, o dei progetti SUDS (Sustainable urban Drainage Systems). Queste soluzioni rientrano nel progetto più ampio della cosiddetta “città spugna”, attualmente previsto in una decina di aree della città, che vuole favorire l’aumento del drenaggio urbano attraverso opere di depavimentazione, che consentono, in caso di pioggia o forti precipitazioni, l’assorbimento dell’acqua dal terreno andando a rigenerare la falda ed evitando i danni da allagamento e da esondazione. A queste opere, l’azienda affianca una gestione delle acque reflue che negli anni è diventata punto di riferimento a livello europeo come esempio di economia circolare.