Milano: mostre ed eventi per raccontare i senza dimora

Milano: mostre ed eventi per raccontare i senza dimora

Milano – Aprirà le porte al pubblico il 28 settembre alla Fabbrica del Vapore la mostra “Milano senza dimora”, un progetto di ricerca e documentazione fotografica promosso dall’organizzazione indipendente Codici, dalla Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano e dalla Rete grave marginalità adulta del terzo settore e volontariato cittadino. Le oltre 160 fotografie esposte, scattate dal fotografo Luca Meola, esplorano la quotidianità delle persone senza dimora, raccontando itinerari, luoghi di incontro e reti di sostegno che spesso restano invisibili. Sviluppato tra il 2023 e il 2024, il progetto ha coinvolto un team composto dal fotografo, due ricercatori sociali e 15 persone senza dimora – non semplici soggetti fotografici ma protagonisti attivi – che hanno condiviso la propria esperienza per mappare una Milano diversa, fatta di accoglienza, tra dormitori, mense, assistenza e gesti solidali, ma anche segnata dalla disuguaglianza e dalla solitudine. “Questa iniziativa – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – è un’opportunità per confrontarci con la città, a partire dallo sforzo che la rete cittadina coordinata dal Comune ha portato avanti in questi anni per costruire strategie efficaci sulla grave marginalità e, contemporaneamente, non sottovalutando le contraddizioni e le difficoltà che caratterizzano Milano, come tutti i grandi centri urbani. L’impegno è quello di lavorare su risposte strutturali per sostenere le persone più vulnerabili in un percorso di riscatto sociale. La mostra e il palinsesto collegato hanno il merito di entrare in punta di piedi ma con determinazione in un mondo – quello di chi vive in strada – spesso chiuso e inaccessibile, per favorire lo sviluppo di un punto di vista consapevole su questo fenomeno così complesso. Non distogliere lo sguardo è il primo passo per comprendere davvero”. “Per realizzare questi scatti – spiega il fotografo Luca Meola -, ho camminato al fianco di ognuna delle 15 persone senza dimora coinvolte, per ore. Ho raccolto immagini e storie per documentare la loro quotidianità, spesso fatta di attività e spostamenti ripetitivi, con uno sguardo di profonda vicinanza e condivisione. In un secondo momento, sono tornato da solo nei luoghi visitati per catturare l’ambiente urbano con un approccio più distaccato e analitico, mettendo in luce le contraddizioni di una città che da un lato offre risorse e servizi fondamentali, ma dall’altro alimenta dinamiche di esclusione”. “Milano senza dimora – spiega Jacopo Lareno Faccini, uno dei ricercatori di Codici che si è occupato del progetto – non è soltanto un racconto visivo per superare pregiudizi, ma anche uno strumento di riflessione condivisa su come Milano possa al tempo stesso accogliere o respingere, connettere o isolare. Queste immagini raccontano le condizioni di vita e di dignità delle persone che occupano le posizioni più marginali ed esposte, ma anche le possibilità di cambiamento. Il progetto intende aprire un dialogo tra il pubblico cittadino, le istituzioni e le reti di assistenza, per cercare soluzioni che puntino a un miglioramento delle condizioni di vita di chi è in situazioni di grave emarginazione. È una domanda aperta: quale futuro possiamo costruire per una Milano davvero più inclusiva?”. La mostra sarà visitabile gratuitamente, a partire dal 28 settembre (dalle ore 18.30) fino al 6 ottobre, nella sala Colonne della Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4. Dal lunedì al venerdì sarà aperta dalle ore 16 alle 19.30, mentre domenica 29 settembre, sabato 5 ottobre, domenica 6 ottobre dalle 9 alle 19.30. “Milano senza dimora” non è solo una mostra fotografica, ma anche uno spazio culturale temporaneo che ospiterà workshop, talk e attività