Milano – Una lettera alle rettrici e ai rettori delle Università – scrive il quotidiano La Repubblica – per affrontare il caro affitti. La firma è di Beppe Sala: il sindaco questa mattina ha scritto a tutti per “invitarli a un incontro con l’amministrazione comunale per cercare di capire cosa si puo’ fare” per mitigare il costo degli appartamenti per i ragazzi e le ragazze che vengono a studiare a Milano. Perché 600-800 euro al mese per una stanza è un canone insostenibile per gli studenti e le loro famiglie. E perché nonostante gli sforzi fatti sulle tariffe degli studentati “bisogna fare di più”. Sala ha affrontato il tema a margine della presentazione della riqualificazione dell’Istituto Marchiondi Spagliardi per la protezione del fanciullo che diventera’ uno studentato. “Fra un po’ – ha aggiunto – avvieremo i lavori sul nuovo Piano di governo del territorio (il principale strumento urbanistico del Comune ndr) ma, al di là di quello, stiamo cercando di accelerare perché i posti attuali sono molto pochi. Calcoliamo di avere 70 mila studenti fuori sede a Milano e i posti letto sono un po’ superiori ai 10 mila. Spero di arrivare a 15 mila alla fine del mio mandato”. A chi gli ha chiesto se c’è una strategia del Comune per nuove residenze in collaborazione con le Università, Sala ha risposto: “Bisogna fare due cose, ed è per questo che è importante ci siano le Università: da un lato promuovere la nascita di nuovi studentati e quindi favorire anche i privati che si prendono il rischio di impresa, dall’altro lavorare bene sulla questione delle convenzioni”. Un “tema delicato” quello della sostenibilità economica delle residenze, “perché si possono fare studentati, ma bisogna garantire un rendimento minimo, non alto ma sicuro e quindi è proprio un problema di equilibrio tra investimenti e prezzi da applicare”.