Atm, tavolo di lavoro coi sindacati: obiettivo, risposte concrete ai lavoratori

Atm bus elettrico
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Atm, tavolo di lavoro coi sindacati: obiettivo, risposte concrete ai lavoratori

Milano – Oggi si è insediato il tavolo di lavoro tra Atm e organizzazioni sindacali per affrontare i tanti problemi aperti tra i dipendenti della partecipata del Comune di Milano. Presenti all’incontro Arrigo Giana, amministratore delegato di Atm; Emanuele Barosselli, segretario generale Milano Filt Cgil; Giovanni Abimelech, segretario generale Regionale Lombardia Fit Cisl; Antonio Albrizio, segretario regionale Lombardia Uilt Uil; Leonardo Ciccullo, segretario provinciale Ugl Autoferro; Sergio Di Matteo, segretario provinciale Faisa Cisal Milano; Stefano Dominici, segretario generale Orsa Autoferro TPL. “Oggi abbiamo preso atto che il mercato del lavoro è completamente cambiato e come azienda abbiamo una serie di criticità alle quali dobbiamo dare risposte che non possono più essere quelle tradizionali. Tutte le cose fatte fino ad oggi (e sono molte) non bastano più. Abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali di metterci attorno ad un tavolo per trovare assieme le soluzioni più adatte. La prima criticità riguarda i nuovi assunti (oggi mancano 350 conducenti ndr), ci sono poi i temi della conciliazione, dell’organizzazione del lavoro, del salario. Rivedremo gli accordi pregressi per dare risposte nuove e puntuali, con un’apertura totale”. Tra i problemi che Atm sta affrontando c’è anche la questione degli alloggi a prezzi calmierati per i dipendenti, in una città, Milano che ha costi esorbitanti. Con questo obiettivo l’azienda sta per lanciare un progetto che riguarda l’area dismessa (un ex deposito) di viale Zara angolo viale Stelvio, dove potranno sorgere 150 nuovi alloggi. L’azienda ha in cantiere anche un sondaggio tra i dipendenti per comprendere meglio le loro esigenze, a partire dai turni di lavoro. Emanuele Barosselli, segretario milanese della Filt ha chiarito: “Sul tavolo c’è molto, forse troppo. L’azienda ha fatto un’apertura a 360 gradi e il rischio che arrivino risposte parziali c’è. Le priorità ci sono: abbiamo tre macro temi che sono il salario, conciliazione dei tempi vita-lavoro e sicurezza. A Milano c’è una richiesta di salario importante e c’è un tema di turnistica. Quante risorse ci metteranno e quanto saranno disponibili a fare lo scopriremo, per capire la serietà del percorso e per concludere qualcosa di unitario con le altre organizzazioni”. Giovanni Abimelechi, segretario di categoria della Filt ha precisato: “L’azienda e i sindacati, noi tutti ci stiamo prendendo un impegno, anche con la città per cambiare un paradigma. Un tempo l’obiettivo dei lavoratori era il posto fisso in Atm, oggi il contratto a tempo indeterminato non basta più, i lavoratori più giovani chiedono, oltre ad un salario più aderente ai loro bisogni, un sistema che consenta un miglioramento dei tempi di vita dei lavoratori”. Tutte le organizzazioni sindacali hanno insistito sulla necessità di chiudere rapidamente e con una risposta concreta il contratto nazionale di categoria aperto a Roma.