Balneari: concessioni, ipotesi proroga fino al 2027

Balneari: concessioni, ipotesi proroga fino al 2027

Roma – C’è la proroga sino a tutto settembre 2027 delle concessioni ed anche gli indennizzi, ma minimi (non sul valore dell’avviamento dell’attività) nel caso subentri un nuovo soggetto. Sulla riforma delle concessioni balneari – scrive la Stampa – dopo un lungo tira e molla con Bruxelles, è stato trovato un accordo per cui il testo dovrebbe approdare oggi fuori sacco sul tavolo del Consiglio dei ministri quando meno per una prima valutazione collettiva dopo che il ministro agli Affari europei Fitto ha ottenuto l’ok dai partiti di maggioranza. […] In sostanza, in base alla bozza chiusa ieri sera, 4 pagine in tutto, prevede – come detto – la proroga dell’efficacia delle concessioni in essere sino a tutto il 30 settembre 2027 (anziché il 31.12.2024) senza pregiudicare le eventuali nuove gare bandite nel frattempo e le relative nuove assegnazioni. E’ anche previsto che in presenza di ragioni oggettive che impediscano la conclusione delle procedure di selezione si possa differire il termine di scadenza “per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura” e comunque non oltre il 31 marzo 2028. […] Quindi il testo dettaglia le modalità e le caratteristiche che dovranno avere i nuovi bandi specificando che la durata delle nuove concessioni dovrà durare come minimo 5 anni (e non superare i 20) in modo da “garantire l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti previsti dal piano economico-finanziario dell’aggiudicatario”. Quanto agli indennizzi, in caso di rilascio della concessione a favore di un nuovo concessionario, “il concessionario uscente avrà diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, ivi compresi gli investimenti effettuati in conseguenza di eventi calamitosi debitamente dichiarati dalle autorità competenti ovvero in conseguenza di sopravvenuti obblighi di legge […]” A fissare i criteri, ed anche l’importo dei nuovi canoni, sarà un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze che andrà adottato entro il 31 marzo 2025. In assenza di questo decreto i canoni aumenteranno in maniera automatica del 110%. […] Non c’è un diritto di prelazione per i concessionari uscenti, ma è previsto che nella valutazione delle offerte si valutino sia l’esperienza tecnica e professionale dell’offerente in relazione ad attività turistico-ricreative comparabili, anche svolte in regime di concessione ed il fatto che l’offerente, nei cinque anni antecedenti, abbia utilizzato una concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.