Di Giacomo (S.PP.): reclusione al Beccaria del minore che ha ucciso la famiglia è inopportuna e pericolosa

Milano – Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato S.PP. ha dichiarato: “La scelta di recludere nell’Istituto per Minori Beccaria di Milano Riccardo C., il minore che ha ucciso il padre, la madre e il fratellino, è inopportuna e pericolosa per la vita dello stesso ragazzo omicida. Così Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.PP., sottolineando che il Beccaria specie dopo i recenti gravissimi disordini di questi giorni dovrebbe essere noto come l’istituto per minori più problematico d’Italia. Questo mentre il disagio psicologico del minore omicida, così come emerge dai gravissimi fatti, dovrebbe consigliare un’attenzione particolare nella gestione della sua detenzione. Al Beccaria esiste la possibilità di un controllo h24 per impedire gesti di autolesionismo se non più gravi? È l’interrogativo di Di Giacomo per il quale comunque nello stesso istituto milanese non ci sono le condizioni, soprattutto in questa fase critica, per garantirne la detenzione. Siamo di fronte alla riprova che l’Amministrazione Penitenziaria sottovaluta, irresponsabilmente, cosa accade negli istituti per minori, come per tutti gli altri. Specie nel caso del ragazzo omicida le misure da mettere in campo sono decisamente più complesse. Purtroppo il governo e il Dap non sono in grado di gestire la situazione. Dopo il decreto Caivano i detenuti sono aumentati in modo esponenziale. Serve una differenziazione dei reclusi per età e serve un programma personalizzato per ogni singolo detenuto giovane, con differenti linee di condotta nei suoi confronti”.