Investimenti in sanità digitale in aumento, ma non diminuiscono gli attacchi hacker

Milano – Il settore sanitario globale sta affrontando una crisi senza precedenti a causa dell’aumento degli attacchi informatici, con conseguenze devastanti sulla sicurezza dei dati e sui servizi essenziali. Secondo il Rapporto Clusit 2024, gli Stati Uniti sono il principale bersaglio, rappresentando l’80% degli attacchi, seguiti dall’Europa con il 12%, mentre altre regioni come Asia, Oceania e Africa stanno assistendo ad un incremento degli incidenti. In ogni caso, la causa di tali attacchi non può essere attribuita ad un singolo fattore. Secondo l’Osservatorio Sanità Digitale, nel 2023, il totale degli investimenti in sanità digitale nel nostro Paese ha raggiunto i 2,2 miliardi di euro. La maggior parte dei costi, pari a 1,6 miliardi, è stata sostenuta dalle strutture sanitarie. A seguire, le Regioni hanno contribuito con 480 milioni, le Istituzioni Centrali con 78,5 milioni e i medici di Medicina Generale con 75 milioni. La cybersecurity si conferma come l’ambito prioritario di investimento, soprattutto a causa dell’aumento degli attacchi informatici alle strutture sanitarie negli ultimi anni. Al contrario, l’Intelligenza Artificiale rimane ancora nelle ultime posizioni tra le voci di spesa. Proprio per la natura sensibile dei dati del settore sanitario risulta essere determinante implementare una strategia di sicurezza reale e proattiva che miri a ridurre i rischi e prevenire gli attacchi informatici. In risposta a questa crescente minaccia, DPWAY, azienda di consulenza IT, ha riunito competenze ed esperienze per fare fronte comune contro l’aumento di cyber attacchi e violazioni. Rispondendo così ai crescenti bisogni di un settore, come quello della sicurezza informatica, che richiede continuamente maggiore innovazione e digitalizzazione. Da qui il proposito di creare Radar, una realtà parallela progettata per prevenire e contrastare i crimini informatici nel settore healthcare, tra cui furto di identità, ricatto, pubblicazione di cartelle cliniche e gli attacchi ai sistemi informatici dei macchinari medici. “Grazie a questo spin-off creato ad-hoc per il settore sanitario, si possono fissare concreti obiettivi di business, creando opportunità per coloro che vogliono innalzare i propri standard di sicurezza. Radar non si limita alla protezione, ma si impegna a promuovere la prevenzione, fornendo materiali informativi e strumenti dedicati al testing di reti e software. Mira a far comprendere che la cybersecurity non è un costo, ma una necessità per evitare danni ingenti e di conseguenza maggiori costi derivanti da attacchi informatici”. spiega Roberto Di Palma, CEO di DPWAY.