Ancora un bracciante immigrato morto per il caldo

 

Roma – Si chiamava Dalvir Singh, aveva 54 anni, faceva il bracciante indiano con regolare contratto a Borgo Piave, alle porte di Latina. Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso è morto mentre lavorava, probabilmente a causa di un malore dovuto al caldo e alla fatica, si è accasciato e non è stato possibile rianimarlo. A due mesi dal dramma di Satnam Singh e dalle proteste sindacali che ne se sono seguite, questa vicenda riporta il tema all’attenzione pubblica. Secondo quanto ricostruito dai primi accertamenti dei carabinieri della stazione di Borgo Podgora – i contorni della vicenda però sono molto diversi rispetto al caso del 31enne, abbandonato quando ancora era vivo con un braccio amputato, per questo il suo datore di lavoro Lovato è finito in carcere.