Licenziato dalla Metro lavoratore 55enne si suicida

 

Licenziato dalla Metro lavoratore 55enne si suicida

Venezia – La notizia della morte di un 55enne padovano di Piove di Sacco ha scosso profondamente la comunità di Venezia e i colleghi del gruppo Metro, catena specializzata nella ristorazione e ospitalità. L’uomo, che aveva dedicato trent’anni della sua vita all’azienda, si è tolto la vita domenica scorsa, dopo aver ricevuto una lettera di licenziamento per presunte irregolarità nelle procedure interne. Un errore che, secondo i colleghi, aveva causato un danno di poche centinaia di euro, ma che è stato sufficiente per far crollare il mondo addosso al dipendente. Durante i funerali un collega che aveva lanciato l’accusa: “sfruttati e sacrificati” è stata interrotta dal sacerdote officiante. Il 55enne aveva lavorato per molti anni a Padova, prima di essere trasferito a Udine e infine a Venezia, presso il punto vendita di Marghera. Il licenziamento è stato un colpo durissimo per l’uomo, che ha cercato consiglio e supporto da amici e sindacalisti. L’uomo si era rivolto alla CGIL, e il suo caso era seguito dal segretario della Filcams di Venezia, Andrea Porpiglia. “Dopo la lettera abbiamo avuto un incontro con l’azienda e, ritenendolo un provvedimento sproporzionato, ci siamo opposti”, spiega Porpiglia. Tuttavia, l’azienda è rimasta ferma sulle sue posizioni, rifiutando le contestazioni del sindacato. Un appuntamento con l’ufficio legale era stato fissato per il 3 settembre, ma purtroppo non c’è stato il tempo di procedere. Negli ultimi giorni, i colleghi avevano notato un cambiamento nel comportamento dell’uomo, che appariva sempre più giù di morale. La Metro ha rilasciato una breve nota di cordoglio, esprimendo vicinanza alla famiglia e agli amici del defunto. “Abbiamo appreso con molto dolore della scomparsa improvvisa dell’ex collega del punto vendita di Venezia e ci stringiamo attorno alla famiglia, ai suoi cari e agli amici in questo triste momento”.