Aumentano i suicidi in carcere

Roma – Nel 2024 in Italia si sono tolte la vita 54 persone, 63 sono morte per malattia, overdose, omicidio e cause “da accertare”. Regina Coeli ha il triste primato di suicidi nel nostro paese: dal 2020 sono stati accertati 12 suicidi, il numero più alto tra tutti i penitenziari d’Italia. I dati sono della Relazione Stefano Anastasìa Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio. A togliersi la vita persone appena entrate in carcere, chi ha subito una condanna definitiva, chi ha una posizione cosiddetta ”mista con definitivo”, cioè avevano almeno una condanna definitiva, altri con procedimenti penali in corso; chi aspettava il primo giudizio, il ricorso e l’appello. Il modo più usato è quello di infilare la testa in un sacchetto di plastica e inalare il gas dei fornetti elettrici. A febbraio nel Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di Ponte Galeria, un ragazzo della Guinea si è tolto la vita lasciando scritto sul muro il suo ultimo desiderio che “il suo corpo tornasse a casa dalla madre”.