Animali domestici: il 51% dei milanesi ne ha almeno uno

Milano – Il ruolo degli animali domestici, in primis cani e gatti, all’interno delle nostre famiglie e, in più in generale, della nostra società è spesso argomento di dibattito e di confronto tra opinioni diverse. Ora una recente ricerca Changes Unipol, elaborata da Ipsos, tratteggia e misura il rapporto esistente tra milanesi e animali domestici, rilevando che un milanese su due (51%) ha almeno un animale e fra questi il 78% li considera a tutti gli effetti membri della famiglia. Per il 58% degli intervistati non sostituiscono però un figlio e, per un 74%, non sono una causa della denatalità che colpisce il nostro Paese. La maggioranza degli intervistati – poco più di uno su due (il 51%) – possiede almeno un animale domestico e, tra questi, soprattutto cani e gatti: il 28% dichiara infatti di avere almeno un cane, mentre il 32% possiede almeno un gatto. Il restante 49% si divide tra chi non ha animali, ma vorrebbe averne (22%) e chi invece ha scelto sicuramente di non averne (27%). Per i proprietari, l’animale domestico è un familiare a tutti gli effetti nel 78% dei casi. Nella gran parte dei casi (83%), inoltre, i proprietari affermano che il loro animale domestico non ha mai causato danni a persone o a cose. Ma, rispetto alla media nazionale, a Milano, c’è una maggiore incidenza di danni da parte del proprio animale (nel 17% dei casi rispetto al 10% italiano). Nel fare un raffronto, per gli italiani prevalgono i vantaggi sugli svantaggi di possedere un animale: il 91% degli intervistati individua infatti degli aspetti positivi, mentre l’83% trova che ci sia almeno uno svantaggio. Nel dettaglio, i vantaggi prevalenti sono il fatto che gli animali portino felicità (55%), fanno compagnia (43%) e migliorino la salute mentale (33%). Soltanto il 5% indica invece tra i vantaggi la possibilità di farsi difendere da aggressioni. Tra gli svantaggi, viene invece individuata soprattutto la necessità di trovare qualcuno che badi a loro in caso di assenza (32%), le spese per tenerli in salute (25%), e la necessità di portarli fuori con qualsiasi condizione meteo e in diversi orari (22%). Il 15 % invece ritiene che sporchino la casa e l’arredamento. Il 58% dei milanesi ritiene che un animale domestico non possa mai sostituire un figlio; tuttavia, il 36% è convinto che ciò possa accadere, in quanto “un animale domestico viene trattato a tutti gli effetti come un figlio” e perché “gestire un animale domestico è più semplice rispetto ad un figlio” (entrambi nel 14% dei casi), oppure perché “riempie un vuoto affettivo” (11%). Infine, 3 milanesi su 4 (il 74%) sono convinti che le cause della denatalità nel nostro Paese non siano legate alla presenza di cani, gatti e altri animali domestici nelle case e nelle famiglie, a fronte di un 14% che la individua invece come una concausa del fare sempre meno bambini. I milanesi sono spaccati in due per quanto riguarda gli spostamenti con i propri animali: il 49% viaggiano spesso con il proprio animale a fronte di un 51% che preferisce evitare gli spostamenti in loro presenza. Le difficoltà nel viaggiare con gli animali sono abbastanza diffuse, tanto che il 78% dei proprietari ne indica almeno una. In particolare, i principali ostacoli che vengono citati sono il trasporto in sé dell’animale durante il viaggio (indicato nel 39% dei casi), la gestione delle esigenze dell’animale durante lo spostamento (38%) e la possibilità di trovare alloggi che accettano animali (34%). Seguono le attrazioni come i ristoranti che accettano animali nel 18% dei casi. Il possesso di un animale domestico si traduce anche in un impegno in termini di tempo e risorse da dedicare alla sua cura: più della metà (il 59%) dei proprietari destina da 1 a 3 ore al giorno a questa attività, mentre l’11% si spinge fino a 5 ore e il 4% supera le 5 ore. Soltanto il 26% dedica cure al proprio animale per meno di un’ora al giorno. La spesa mensile per il mantenimento del proprio animale si attesta mediamente a 70 euro (escluse le spese per la salute e il veterinario), una spesa superiore alla media registrata.  Per quanto riguarda le spese per la salute (vaccinazioni, visite, esami, interventi), la media annua è pari a 172 euro (8 euro in meno rispetto alla media italiana).