Albano (Mef): “L’economia sociale renderà il comparto più inclusivo e sostenibile”

Albano (Mef): “L’economia sociale renderà il comparto più inclusivo e sostenibile”

Bologna – In occasione dell’apertura della XV Convention del Consorzio Nazionale Gino Mattarelli (CGM), anche il sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze on. Lucia Albano ha inviato i propri saluti per l’apertura dei lavori: “Il governo italiano nel consiglio UE del novembre 2023 ha approvato un testo di raccomandazione sullo sviluppo delle convenzioni quadro dell’economia sociale, e con questo testo si è impegnato a dare seguito nei 24 mesi successivi ad un piano di azioni per consolidare le politiche a favore delle organizzazioni dell’economia sociale. In questo quadro, all’interno di una delega che ho al Ministero dell’Economia e Finanza all’economia sociale, mi sono interessata a lavorare – di concerto con altri soggetti istituzionali – per produrre tale piano e per fare luce su un ambito così importante e interessante. La posizione che il governo ha voluto esprimere è in sintonia con altre deliberazioni di organizzazioni a livello internazionale, come la risoluzione sul lavoro dignitoso, la raccomandazione del consiglio OCSE sull’economia sociale e solidale e la risoluzione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Siamo quindi in un quadro internazionale in cui l’economia sociale e solidale per uno sviluppo sostenibile sono al centro dell’agenda mondiale. Consideriamo alcuni numeri per capire l’importanza del settore: più di 3 milioni di organizzazioni nei paesi membri UE sono dell’economia sociale, rappresentando il 10% di tutte le imprese europee.  L’occupazione in questo ambito è calcolata in 13 milioni di addetti, il 6% del totale UE. Sono numeri importanti, e l’Italia non è da meno. In Italia si contano circa 400 mila organizzazioni in questo settore con 1 milione e mezzo di addetti ai lavori, un valore aggiunto di 40 miliardi di euro, che corrispondono al 6,7% dell’economia privata. E non dimentichiamo che oltre al milione e mezzo di addetti si aggiungono 4,6 milioni di volontari. Quindi l’Italia occupa una posizione di primissimo piano in quello che è il panorama europeo dell’economia sociale, e l’economia sociale svolge un ruolo fondamentale per la nostra coesione e per la crescita economica nazionale. Proprio a questa parte dell’economia spetta il ruolo di rimodellare uno sviluppo economico secondo i principi fondamentali di sostenibilità sia ambientale che sociale. ma vorrei sottolineare che l’economia sociale ha dimostrato di essere in molte occasioni un soggetto capace di svolgere una chiara azione e funzione anticiclica nei momenti critici: e da questo che dobbiamo partire per lo sviluppo futuro di questo tipo di economia. Queste considerazioni ci danno modo di prendere iniziativa per rispondere alle richieste dell’Unione Europea e quindi nell’ambito della mia delega, ho deciso di attivare un gruppo di lavoro relativo all’economia sociale per poter lavorare e collaborare con i soggetti e attori interessati in questo campo, chiaramente di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con il MIMIT, perché come tale la cooperazione sociale e l’associazionismo sono di fatto delle imprese. È fondamentale sia esaminare quello che sono le azioni da intraprendere per sostenere lo sviluppo dell’economia sociale, ma anche individuare strumenti legislativi, economici, finanziari che possano essere correttamente tagliati per questo tipo di esercizio, che un’economia un po’ diversa, che non guarda al profitto come primo obiettivo ma che comunque deve essere essa stessa autosostenibile. Questo è un percorso che dovrà al termine aver costruito importanti relazioni che possano produrre un documento. Sono certa che il contributo della Convention potrà essere per molto utile per il lavoro che stiamo svolgendo. Quindi invito al nostro ministero il consorzio e la presidente per poter relazionare quello che saranno i risultati della convention. Auguro a tutti voi un buon lavoro!”