Morto il bracciante indiano abbandonato in strada con il braccio mozzato

Infortunio sul lavoro
Infortunio sul lavoro

Morto il bracciante indiano abbandonato in strada con il braccio mozzato

Roma – Satnam Singh, il bracciante indiano che è stato scaricato in mezzo alla strada dai datori di lavoro, è morto. L’uomo è deceduto al San Camillo nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita. È morto il bracciante indiano scaricato in mezzo alla strada dai datori di lavoro dopo che un macchinario per il taglio del fieno gli aveva reciso il braccio. L’uomo era stato ricoverato in condizioni disperate all’ospedale San Camillo di Roma dopo che lavoratori e sindacato hanno lanciato l’allarme: sottoposto immediatamente a una delicata operazione, non è riuscito a sopravvivere. Le sue condizioni, apparse già disperate ai soccorritori arrivati a Borgo Santa Maria, in provincia di Latina, si sono aggravate progressivamente fino al decesso. A denunciare il caso, l’ennesimo frutto del capolarato nella zona di Latina, è stata la Federazione Lavoratori AgroIndustria (Flai Cgil). “Era una scena surreale – ha dichiarato a Fanpage.it Hardeep Kaur, la Segretaria generale del sindacato di Latina – C’era ancora la cassetta. C’era un’ambulanza e un’eliambulanza. La moglie era devastata, continuava a chiedere di portare il marito in ospedale, non capiva perché si trovassero ancora lì, ma andava stabilizzato. Si buttava ai piedi dei soccorritori. Non conosce una parola di italiano, eppure abbiamo capito tutti quello che provava”. L’uomo è stato abbandonato in strada dal capo, con il braccio mozzato in una cassetta della frutta. Con lui c’era anche la moglie, disperata. Quando è avvenuto l’incidente, invece di portarlo in ospedale, è stato messo nel furgoncino con la donna e un altro bracciante, e poi scaricato brutalmente a bordo strada. Immediatamente il suo collega ha chiamato i soccorsi. Dal momento dell’incidente alla chiamata è passata almeno mezz’ora.