Filt Cgil Lombardia, internazionalizzazione Intercos: no al dumping contrattuale

Cremona – La società Intercos Spa, multinazionale di cosmetica, in data 22 marzo 2024 ci comunica la disdetta del contratto d’appalto con un fornitore terziario per quanto riguarda il magazzino di Castiglione d’Adda (Lodi) dichiarando l’internalizzazione e lo spostamento dei lavoratori presso il nuovo sito di Romanengo in provincia di Cremona. Ma le condizioni contrattuali cambiano. Dall’applicazione dei Ccnl (Contratto collettivo nazionale) del settore chimico e del settore traporti merci e logistica si passerebbe al Ccnl Multiservizi, causando così sia una perdita in termini economici (in particolare su salario e minimi contrattuali) e di diritti da parte di lavoratrici e lavoratori sia un’irregolarità rispetto alle tipologie contrattuali applicate in funzione dei territori e non in funzione della attività lavorative svolte secondo la declaratoria contrattuale. Nei mesi precedenti, la Intercos Spa aveva già chiesto alle sigle sindacali (FILCAMS, FISASCAT e UilTrasporti) la legittimazione dell’utilizzo del CCNL Multiservizi nel nuovo magazzino di Romanengo, tenendo fuori dalla trattativa FILCTEM, FEMCA e UILTEC che per competenza sono gli interlocutori naturali dell’azienda. Per questo, Filt Cgil Lombardia ha aperto in data 1 giugno lo stato di agitazione e proclamato sciopero per tutte le attività dirette e indirette della società nel territorio lombardo, fino al raggiungimento di un accordo con le rappresentanze sindacali che dia alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti in questa vertenza un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che gli permetta di avere un salario dignitoso e gli stessi diritti dei loro colleghi dipendenti della Intercos Spa. Domani le 50 lavoratrici coinvolte dall’internalizzazione, e tutte le colleghe e colleghi, saranno in presidio alla sede Intercos di Dovera (CR). Fermi in solidarietà anche i magazzini di Agrate Brianza, Castiglione d’Adda e Olgiate Comasco.