Milano – Le imprese del mondo dei servizi, che compongono il 39,2% delle attività lombarde, crescono su base annua del 2,2%, e i settori dell’alloggio e della ristorazione, pur mantenendo una variazione negativa (-0,2), rallentano in maniera significativa l’emorragia di imprese iniziata con la pandemia e che ancora un anno fa si traduceva in un -2,1% su base annua. Continuano a calare, invece, le imprese del commercio (-1,7%). Questa la fotografia del terziario di mercato lombardo che emerge dalla demografia d’impresa riferita al 1° trimestre 2024 di Unioncamere Lombardia (fonte: elaborazioni di Unioncamere Lombardia su dati Infocamere), che, in linea generale mostra una crescita di imprese attive rispetto all’anno scorso dello 0,3% e il record negli ultimi dieci anni di iscrizioni al registro delle imprese (+4,5%). La sofferenza del commercio di prossimità, dettata anche da una difficoltà nel ricambio generazionale alla guida delle imprese, si riscontra anche dai dati dell’Osservatorio regionale del commercio, che mette in luce un calo del 5% dei piccoli esercizi commerciali dal 2015 al 2023 e un aumento, nello stesso arco temporale, del 4,6% delle medie strutture di vendita. “La crescita dei servizi evidenzia una buona dinamicità economica e il ridimensionamento della decrescita delle imprese di ristorazione e alloggio è anche conseguenza di una dinamica turistica positiva. Un trend che va sostenuto con misure adeguate, anche utilizzando i fondi europei – dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti – Non è pensabile, però, rassegnarsi alla desertificazione commerciale, alla scomparsa di esercizi di vicinato che rappresentano storia, lavoro e riferimenti sociali per le comunità”. “Occorre avviare – prosegue Massoletti – un circolo virtuoso con protagonista il partenariato pubblico-privato che acceleri una rigenerazione urbana in grado di attrarre investimenti, che a loro volta riqualificano i centri urbani. Un modello che va in questa direzione, qui in Lombardia, già c’è: è quello dei Distretti del Commercio, rilanciati negli ultimi anni dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, che vanno potenziati e resi sempre più laboratori innovativi di modelli di business in sintonia con le peculiarità dei territori”.