Scuole Civiche Milano: Fp Cgil, è stato di agitazione

Scuole Civiche Milano: Fp Cgil, è stato di agitazione

Milano – Appresa la notizia dei tagli lineari previsti dal Comune di Milano per le Scuole Civiche, l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori ha approvato all’unanimità lo stato di agitazione. I lavoratori esprimono sdegno per quanto non dichiarato e “nascosto” e forte preoccupazione per la volontà della governance di subordinare l’avvio dei corsi curricolari alle disponibilità finanziarie, riservandosi la possibilità di farne partire solo il 50% degli attuali. “È inaccettabile e vergognoso che l’amministrazione comunale di centrosinistra voglia davvero rinunciare alle nostre scuole civiche, patrimonio di Milano e dei milanesi – commenta la segretaria Fp Cgil Milano Lucilla Pirovano –. È una decisione scellerata che noi combatteremo in ogni modo. Mentre le grandi capitali europee, Parigi e Berlino, continuano a investire nelle loro scuole, la giunta Sala agisce una decontribuzione con un taglio incredibile del 65% nei prossimi due anni che sarebbe un colpo fatale per il mondo della cultura in questa città.” Le organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL denunciano l’assoluta mancanza di dialogo e di risposte concrete – sia da parte del Comune sia da parte di Fondazione Milano – anche a proposito di temi altrettanto importanti e urgenti, già sollevati in diverse occasioni: l’aumento delle rette (col rischio per le scuole di trovarsi fuori mercato); le numerose criticità del progetto Goccia (mancanza di spazi adeguati e funzionali) e le paventate modifiche allo statuto. L’assemblea ha quindi proclamato all’unanimità lo stato di agitazione con gli obiettivi di: mantenere invariato per il 2024 l’importo stanziato dal Comune di Milano sia in funzionamento sia in conto capitale (9.680.000 euro come prima del taglio già effettuato per l’anno in corso); prevedere nella programmazione triennale il necessario adeguamento a garanzia della quantità e della qualità dell’offerta didattica; riconoscere il valore civico e di presidio culturale delle scuole, impegnandosi fin d’ora a garantirne la continuità oltre il 2030. Il mandato conferito ai sindacati diverrà effettivo l’11 aprile – giorno di incontro tra la delegazione sindacale e la governance di FM – e lo stato di agitazione comporterà diverse azioni sia mediatiche sia di mobilitazione. “Siamo basiti e arrabbiati – continua Pirovano – Ci sentiamo presi in giro dall’assessore Sacchi che il 19 febbraio, in occasione del nostro presidio all’Elfo Puccini, e nella successiva seduta di commissione ci aveva rassicurati sulla volontà politica di tutelare il futuro delle scuole e mantenere per intero l’offerta formativa. Invece, già un mese prima, l’11 gennaio, insieme al resto della giunta aveva approvato un documento finanziario con un taglio che supera abbondantemente la metà del totale. Scoprire quasi per caso la gravità della situazione non ci demoralizza, ma ci convince ancora di più della giustezza di questa lotta”.