Terna, risultati 2023: ricavi oltre i tre miliardi di euro. Approvato il piano industriale 2024-2028

Giuseppina di Foggia
Giuseppina di Foggia

Terna, risultati 2023: ricavi oltre i tre miliardi di euro. Approvato il piano industriale 2024-2028 (1)

Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. (“Terna”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato il Piano Industriale 2024-2028 e i risultati al 31 dicembre 2023 del Gruppo, presentati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia. “Sono orgogliosa di presentare il Piano Industriale con gli investimenti più alti mai registrati nella storia di Terna: 16,5 miliardi di euro in cinque anni, con circa l’80% delle opere già autorizzate e oltre il 70% già coperto da contratti con i fornitori. Lo sviluppo della rete dovrà essere inevitabilmente accompagnato da una significativa crescita delle tecnologie digitali per sostenere e accelerare il processo di transizione energetica del Paese: una Twin Transition, energetica e digitale, garantirà una transizione più rapida, sostenibile, giusta e inclusiva per tutti i nostri stakeholder”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “I risultati ottenuti nel 2023 confermano, inoltre, l’eccellenza del lavoro svolto dalle persone di Terna e il loro grande merito nel conseguimento degli obiettivi del Gruppo, generando ulteriore valore per gli azionisti e contribuendo allo sviluppo del Paese. Siamo di fronte a una sfida per il futuro di tutti, che richiede a Terna una visione più ampia e l’impegno di elevare la nostra missione a nuovi livelli di eccellenza”, ha concluso Giuseppina Di Foggia. Il nuovo Piano Industriale di Terna punta a consolidare il ruolo strategico dell’azienda quale abilitatore del sistema elettrico italiano e, più in generale, a rafforzare l’impegno a servizio del Paese per la transizione energetica. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) in tema di decarbonizzazione, che prevedono una riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, Terna ha previsto una significativa crescita degli investimenti, i più alti mai registrati nella storia del Gruppo, che nell’arco di Piano saranno pari complessivamente a 16,5 miliardi di euro, +65% rispetto all’ultimo Piano, di cui 2,6 miliardi di euro nel 2024.A guidare lo sviluppo del Piano Industriale è la sostenibilità degli investimenti, parte integrante del processo di creazione di valore per l’azienda e di benefici per il sistema e l’ambiente. Gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea. Per adempiere al suo ruolo di Transmission System Operator e abilitatore della transizione, Terna ha individuato una serie di obiettivi chiave. Innanzitutto, con gli investimenti previsti dal Piano, il Gruppo continuerà a garantire il servizio di trasmissione dell’energia al Paese, con standard di assoluta qualità ed elevata adeguatezza in uno scenario sempre più mutevole. Infatti, si sta passando da un sistema tradizionale con impianti di generazione centralizzati a un sistema complesso e decentralizzato, caratterizzato dalla crescente integrazione delle fonti rinnovabili che, per la loro natura non programmabile e intermittente, richiederanno un cambio di paradigma, per la loro gestione. Non può però esserci una transizione energetica senza una contestuale transizione digitale che la accompagni e la sostenga. Per questo motivo il concetto di Twin Transition è il fondamento del nuovo Piano Industriale di Terna, che ha stanziato circa 2 miliardi di euro in digitalizzazione e innovazione, valore in forte crescita (+60%) rispetto al precedente Piano. Questi investimenti in tecnologie e strumenti digitali, quali ad esempio l’Intelligenza Artificiale e la robotica, permetteranno alla rete di essere sempre più connessa, smart e sicura. La trasformazione digitale coinvolgerà anche i sistemi di gestione della rete, nonché il controllo della catena di approvvigionamento e l’efficienza delle persone del Gruppo. Infatti, la Twin Transition non può realizzarsi senza una solida e adeguata organizzazione del lavoro, basata anche su nuove competenze e capacità che saranno formate e valorizzate internamente, o ricercate all’esterno, con l’obiettivo di poter contare su figure professionali più adatte a gestire l’evoluzione del sistema elettrico. Gli investimenti serviranno anche ad accrescere la resilienza della rete di fronte all’intensificarsi di eventi meteorologici estremi, introducendo nuove soluzioni digitali e tecnologiche per gestire con efficienza e rapidità il sistema, garantendo qualità e continuità dell’approvvigionamento elettrico al minor costo possibile per il consumatore finale. Compito chiave di Terna sarà anche quello di continuare a garantire un elevato livello di sicurezza della rete elettrica, per far fronte alle nuove sfide che un sistema sempre più decentralizzato e complesso pone a livello di sicurezza degli asset fisici e di cybersecurity. Il successo del processo di decarbonizzazione italiano dipenderà dallo sviluppo delle seguenti aree di intervento: la crescita della capacità di generazione rinnovabile, lo sviluppo della capacità di trasmissione della rete elettrica e dei meccanismi di accumulo e, in ultimo, l’incremento dell’adeguatezza del sistema elettrico. In questo scenario Terna, quale Transmission System Operator, sarà sempre più protagonista e abilitatore di un futuro del Paese sostenibile e decarbonizzato. Il Piano prevede due direttrici strategiche: Attività Regolate in Italia e Attività Non Regolate.
Le Attività Regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna ha infatti pianificato il più alto investimento di sempre, pari a 15,5 miliardi di euro complessivi, di cui circa 1,1 miliardi di euro finanziati tramite contributi pubblici a fondo perduto, per rafforzare ed espandere la rete di trasmissione, nonché per sviluppare la capacità di interconnessione con l’estero, al fine di garantire una crescente sicurezza, resilienza ed efficienza del sistema anche di fronte a una sempre maggiore integrazione di energia da fonti rinnovabili. Gli investimenti in Attività Regolate in Italia contribuiranno, nell’arco di Piano, alla risoluzione del cosiddetto “trilemma energetico”, garantendo l’aumento di oltre il 30% della capacità interzonale, abilitando la connessione delle fonti rinnovabili sulla rete in alta tensione in linea con gli obiettivi Fit-for-55 e favorendo un considerevole incremento della capacità reattiva del Sistema. Il Piano prevede non solo una forte accelerazione nella realizzazione delle opere, ma anche in termini di autorizzazioni e catena di fornitura. Infatti, rispetto al totale degli investimenti previsti, circa l’80% è stato già autorizzato e oltre il 70% è coperto da contratti di acquisto già stipulati.

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Milano – Nel Piano 2024-2028 Terna ha previsto un incremento degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, che ammontano complessivamente a 10,8 miliardi di euro. Gli interventi sono legati alla realizzazione di linee in corrente continua e alla costruzione di collegamenti in cavo sottomarino, alla risoluzione delle congestioni di rete, all’incremento della capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato, all’integrazione delle fonti rinnovabili e al miglioramento della qualità del servizio. Inoltre, le interconnessioni con l’estero renderanno il Paese sempre più l’hub elettrico del Mediterraneo, aumentando l’affidabilità e la sicurezza del sistema. I più importanti progetti infrastrutturali del Piano Industriale 2024-2028 includono il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania contribuendo al migliore utilizzo delle rinnovabili e al phase-out delle centrali a carbone e di quelle a olio più inquinanti; l’Adriatic Link, collegamento sottomarino che unirà l’Abruzzo e le Marche, il Sa.Co.I.3, l’infrastruttura tra Sardegna, Corsica e Penisola italiana, e l’elettrodotto a 380 kV Chiaramonte-Gulfi-Ciminna in Sicilia. Avranno un ruolo cruciale anche le interconnessioni con l’estero: su tutte il ponte energetico invisibile Elmed, che unirà Italia e Tunisia favorendo l’ottimizzazione delle risorse tra Europa e Nord Africa. Completano il panorama degli investimenti di sviluppo della rete innovativi progetti come, ad esempio, il collegamento Milano-Montalto, che sfrutterà la tecnologia della trasmissione dell’energia in corrente continua, e il Central Link, finalizzati a raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. Tali progetti saranno sviluppati seguendo un approccio di pianificazione modulare, basato sull’evoluzione della domanda e della capacità di generazione. Circa 1,7 miliardi di euro saranno destinati al Piano di Sicurezza, teso a rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico e, quindi, interventi necessari alla regolazione di tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico, quali ad esempio compensatori sincroni e STATCOM per la gestione dei flussi di energia. Infine, circa 2,9 miliardi di euro saranno dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza degli asset, principalmente per la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e per la sostituzione delle componenti obsolete. Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Regulatory Asset Base, RAB) raggiungerà i 30,6 miliardi di euro nel 2028, con un Compound Annual Growth Rate (CAGR) nell’arco di Piano pari all’8%. A fine 2024, la RAB sarà pari a 22,5 miliardi di euro, mentre a fine 2023 il dato si è attestato a 20,4 miliardi di euro. Nel Piano Industriale 2024-2028, in continuità con gli anni precedenti, le Attività Non Regolate saranno volte a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali in coerenza con il ruolo istituzionale del Gruppo Terna, contribuendo a generare nuove opportunità di business. I mercati di riferimento per le aziende non regolate stanno attraversando una fase di espansione, guidata in larga misura dai trend legati alla transizione energetica: aumento delle richieste per sviluppo di impianti di generazione da fonti rinnovabili, rinnovamento delle reti e crescita di nuovi sotto-segmenti industriali, quali i data center e altri grandi consumatori di energia elettrica. In particolare, le principali Attività Non Regolate di Terna includono: business dedicati a garantire l’approvvigionamento di componenti essenziali allo sviluppo della rete come trasformatori (Tamini) e cavi (Brugg Cables); attività di mercato adiacenti al core business, come servizi di gestione e sviluppo di reti e stazioni elettriche in alta, media e bassa tensione per terzi (Terna Energy Solutions e Terna Rete Italia), servizi di consulenza per l’efficienza energetica (Avvenia) e per lo sviluppo di Operation&Maintenance di impianti fotovoltaici (LT); offerte di connettività per operatori di telecomunicazioni attraverso la fornitura di dark fiber e servizi di housing e, in ultimo, sviluppo e gestione di linee di interconnessione. Il Piano prevede diverse azioni per valorizzare il portfolio di attività, introducendo misure di ottimizzazione per rafforzare le prestazioni finanziarie e consolidare la posizione di leadership sul mercato. Queste azioni mirano a mantenere i business competitivi rispetto ai concorrenti nel settore Equipment (trasformatori e cavi) e a rafforzare ulteriormente la leadership negli Energy Services. Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 600 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e un basso profilo di rischio. Per raggiungere gli obiettivi della Twin Transition, energetica e digitale, in uno scenario sempre più complesso e decentralizzato, Terna ha pianificato un investimento di circa 2 miliardi di euro, circa il 12% del totale dei capex previsti, per le iniziative di digitalizzazione e innovazione – in crescita in termini assoluti – in linea con l’incidenza percentuale di spesa storica e coerente con l’ambizione di spesa digitale dei principali concorrenti europei e con le previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia a livello globale. Gli investimenti riguarderanno una serie di iniziative ambiziose lungo l’intera catena del valore e interesseranno anche l’organizzazione del Gruppo. Tra le iniziative di rilievo, l’ingegneria di rete introdurrà software a supporto della pianificazione (BIM, Building Information Modelling) per digitalizzare i cantieri e ottimizzare la gestione delle commesse, per contribuire alla realizzazione dei progetti in linea con la tempistica pianificata. Il dispacciamento incrementerà le capacità algoritmiche dei suoi sistemi, inclusi sviluppi in intelligenza artificiale per potenziare la capacità di trasmissione. L’asset management, di fronte all’incremento di complessità previsto per la gestione della rete, continuerà ad avvalersi di tecnologie digitali quali Digital Twin, Internet of Things (IoT) e strumenti predittivi. In ultimo, la digitalizzazione coinvolgerà anche i processi di gestione delle risorse umane.

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Milano – Il Piano introdurrà nuovi strumenti e soluzioni digitali con un forte impegno ad aumentarne il tasso di adozione e di utilizzo, in linea con l’obiettivo di una trasformazione, anche culturale, dei modelli di lavoro e di un aumento dell’efficienza e dell’efficacia nei processi decisionali. La sostenibilità avrà un ruolo sempre più centrale nelle strategie di Terna. A conferma di ciò, per la prima volta nella storia del Gruppo, il Piano di Sostenibilità diventa parte integrante del Piano Industriale. Le attività previste dal Piano di Sostenibilità includono progetti e azioni che confermano l’impegno di Terna nel perseguire una Just Transition: un processo giusto, inclusivo e attento ai possibili impatti su tutti gli stakeholder, tra i quali ad esempio lavoratori, comunità locali e fornitori.
In linea con il suo ruolo di abilitatore della transizione, Terna ha adottato uno Science Based Target con cui la società si è impegnata a ridurre del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2019. Inoltre, con l’obiettivo di posizionarsi tra le aziende più impegnate a livello globale nella tutela degli ecosistemi e della biodiversità, Terna ha avviato le attività preliminari per l’adozione di un nuovo Science Based Target for Nature. Essendo il ruolo di Terna cruciale per la realizzazione della transizione energetica, la sostenibilità è insita nella natura stessa del Gruppo (“Green By Nature”) che si caratterizza come sostenibile, anche e soprattutto, per il modo in cui sceglie di svolgere le proprie attività (“Social by Purpose”). Infatti, il business di Terna è focalizzato sulla soddisfazione delle esigenze dei propri stakeholder, sulla massima sicurezza delle proprie persone durante le attività lavorative e sulla promozione di programmi di assunzione che garantiscano l’inclusione e il rispetto della diversità. Gli obiettivi del Gruppo sono anche coerenti con la roadmap di economia circolare stabilita dalla società: un piano ambizioso che punta a integrare la circolarità nel modello di business, coinvolgendo i fornitori, e che si impegna a ridurre l’impatto ambientale della catena del valore. Per perseguire una transizione inclusiva, tra le principali novità del Piano di Sostenibilità del Gruppo c’è l’istituzione della Fondazione Terna, la cui attività si concentrerà su tre aree di intervento: la diffusione di una cultura energetica, anche attraverso iniziative educative di coinvolgimento delle giovani generazioni; la lotta alla povertà energetica; l’adozione di programmi che favoriscano l’accesso al mercato del lavoro e le opportunità professionali nel settore dell’energia. Tra i pilastri alla base del raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale ci sono le persone di Terna, con le loro eccellenti e distintive competenze tecniche. Il Piano prevede un importante incremento degli organici, a supporto dello sviluppo delle attività del Gruppo e della crescente necessità di nuove competenze per gestire la transizione energetica e digitale negli anni a venire: nell’arco di Piano è previsto che il numero dei dipendenti aumenterà oltre le 7.000 unità al 2028. L’obiettivo del Gruppo è di porre la persona al centro promuovendo il suo sviluppo e benessere attraverso la responsabilizzazione e un patto di coinvolgimento reciproco per la crescita collettiva. L’esperienza lavorativa sarà migliorata anticipando i cambiamenti, investendo in competenze emergenti e facilitando modalità di lavoro più efficaci, anche grazie al supporto della tecnologia. Infine, sarà valorizzato il merito, per accelerare la crescita organizzativa e raggiungere l’eccellenza nei risultati. Il mantenimento di una struttura del capitale solida, grazie alla robusta generazione di cassa, contribuirà a sostenere la crescita degli investimenti e un’attrattiva politica dei dividendi. Inoltre, l’impegno costante del Gruppo Terna alla realizzazione delle attività previste nel Piano Industriale e al conseguimento dei relativi obiettivi economico-finanziari è confermato dal raggiungimento e superamento delle guidance comunicate ai mercati finanziari per gli anni 2022 e 2023, solida base di partenza per il conseguimento dei nuovi target previsti nel Piano Industriale 2024-2028. I ricavi di Gruppo nel 2028 sono previsti in crescita a 4,60 miliardi di euro e l’EBITDA a 3,25 miliardi di euro, con una crescita media annua (CAGR) nell’arco di Piano di circa l’8% per i ricavi e di oltre l’8% per l’EBITDA. Nel 2024, in particolare, è previsto che i ricavi si attestino a 3,55 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,42 miliardi di euro. Previsto in miglioramento, rispetto al consuntivo 2023, anche l’utile netto di Gruppo che porterà a un utile per azione (EPS) di 49 centesimi di euro nel 2024 e di 55 centesimi nel 2028, con una crescita media annua nell’arco di Piano di circa il 5%. La nuova politica dei dividendi garantisce una crescita costante e prevedibile, nonché una piena visibilità. Nel dettaglio, nell’arco di piano la nuova politica prevede una crescita annua minima del dividendo per azione (DPS) pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento. Per il 2024, il dividendo per azione (DPS) sarà pari al valore più alto tra la crescita del 4% rispetto al 2023 e un payout del 75%. L’eventuale maggior dividendo distribuito nel 2024 non avrà impatto sui dividendi dal 2025 in poi. Nonostante l’accelerazione degli investimenti, Terna punta a preservare una solida e sostenibile struttura del capitale, anche attraverso l’emissione di ulteriori strumenti ibridi, con l’obiettivo di mantenere l’attuale livello di rating, con un rapporto Funds From Operations (FFO)/Net Debt che a fine Piano si attesti intorno all’11%. Il costo del debito netto di piano è previsto pari a circa il 3,3%.

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Milano – Nel 2023 lo scenario macroeconomico ha continuato a essere molto volatile, con i prezzi delle commodities che si sono mantenuti su livelli ancora alti, a seguito del protrarsi delle tensioni internazionali. Le perturbazioni nei mercati causate dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, insieme all’attuazione di una politica monetaria restrittiva volta a contrastare gli alti livelli di inflazione, hanno avuto un impatto sull’andamento economico che è proseguito a rilento ed è risultato disomogeneo tra i diversi Paesi. Il contesto energetico italiano, fortemente influenzato dallo scenario internazionale, è risultato comunque in miglioramento rispetto al 2022, grazie alle temperature prevalentemente miti e alla diversificazione delle importazioni di gas naturale, con una progressiva sostituzione del gas russo con quello importato da altri paesi. Nel 2023 i consumi di gas naturale in Italia sono risultati in diminuzione del 10,1% rispetto all’anno precedente. Poiché l’andamento del prezzo dei combustibili fossili, in particolare quello del gas, incide fortemente sul mercato elettrico, nel corso del 2023, il valore medio del Prezzo Unico Nazionale (PUN) è stato pari a 127€/MWh, in diminuzione rispetto ai 304 €/MWh del 2022, ma comunque più alto rispetto ai 30-50€/MWh del periodo pre-crisi. Nel 2023, inoltre, i consumi elettrici italiani sono diminuiti del 2,8% rispetto al 2022, attestandosi a 306,1 miliardi di kWh. In tale contesto, molto sfidante, è evidente come sia sempre più essenziale per l’Italia un crescente impegno a ridurre al massimo la dipendenza dalle fonti fossili e ad aumentare la sicurezza energetica nazionale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea. Terna ha quindi rafforzato il proprio impegno a beneficio della sicurezza energetica del Paese, aumentando significativamente gli investimenti che, nel 2023, si sono attestati a 2.290,0 milioni di euro, in forte crescita sull’anno precedente (+30,4%). Nell’anno trascorso, inoltre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e gli Assessorati regionali competenti hanno autorizzato 23 interventi per lo sviluppo della rete di trasmissione per un valore complessivo di oltre tre miliardi di euro di investimenti. Si tratta di un record per Terna: +20% sul 2022, dato triplicato rispetto al 2021. In uno scenario complesso, Terna ha dunque registrato un deciso miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, fra i quali vale la pena sottolineare il dato dei ricavi che hanno superato i tre miliardi di euro.I ricavi del 2023, pari a 3.186,7 milioni di euro, registrano un aumento di 222,2 milioni di euro (+7,5%) rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della base asset regolata (RAB) del periodo, al netto dell’effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. Significativa crescita anche per i ricavi delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, il maggior contributo derivante dalle attività del Gruppo LT e del Gruppo Brugg Cables. L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del 2023 si attesta a 2.168,6 milioni di euro, in crescita di 109,4 milioni di euro rispetto al 2022 (+5,3%), per un miglior risultato delle Attività Regolate. L’EBIT (Risultato Operativo) dell’esercizio, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 806,3 milioni di euro, si attesta a 1.362,3 milioni di euro, rispetto ai 1.333,5 milioni di euro del 2022 (+2,2%). Gli oneri finanziari netti del 2023, pari a 117,7 milioni di euro, rilevano un incremento di 17,6 milioni di euro rispetto ai 100,1 milioni di euro del 2022, dovuto principalmente all’incremento dei tassi d’interesse sui finanziamenti, parzialmente compensato dai maggiori proventi sulle disponibilità liquide e sulle altre attività finanziarie, dalla minore inflazione e dai maggiori oneri finanziari capitalizzati. Il risultato ante imposte si attesta a 1.244,6 milioni di euro, in aumento di 11,2 milioni di euro rispetto al 2022 (+0,9%). Le imposte dell’esercizio sono pari a 364,3 milioni di euro, in crescita di 8,9 milioni rispetto al 2022 (+2,5%), essenzialmente per il maggior risultato ante imposte e per le maggiori sopravvenienze attive rilevate nell’esercizio precedente. Il tax rate si attesta pertanto al 29,3%, rispetto al 28,8% del 2022. L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 885,4 milioni di euro, in crescita di 28,4 milioni di euro (+3,3%) rispetto agli 857,0 milioni di euro del 2022. La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.324,4 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.290,0 milioni di euro, in forte crescita (+30,4%) rispetto ai 1.756,8 milioni di euro del 2022. Tra i principali progetti dell’esercizio si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, sia nel “Ramo Est”, fra Campania e Sicilia, sia nel “Ramo Ovest”, fra Sicilia e Sardegna, e quelli per l’Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche che a inizio 2024 ha ottenuto il decreto autorizzativo del MASE. A ciò si aggiunge il collegamento fra l’isola d’Elba e il continente, entrato in esercizio a luglio 2023, gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aeree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (collegamento Paternò-Pantano-Priolo) e fra la Sicilia e la Calabria (collegamento Sorgente-Rizziconi), nonché le attività realizzative dei collegamenti Colunga-Calenzano (fra Emilia-Romagna e Toscana) e delle stazioni elettriche di Cerignola (FG) e di Magenta (MI). A tali interventi si affianca il proseguimento del piano di installazione delle apparecchiature STATCOM, reattori e compensatori sincroni a beneficio della sicurezza della rete. Per finanziare la significativa crescita degli investimenti a sostegno dello sviluppo di Terna e di un sistema elettrico sempre più efficiente che garantisca la sicurezza energetica del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 si è attestato a 10.494,3 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 milioni di euro a fine 2022. I dipendenti del Gruppo, a fine 2023, sono pari a 5.927, in crescita di 430 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo di tutte le attività del Gruppo.Nel corso del 2023, principalmente a seguito dei maggiori investimenti sulla RAB, i ricavi delle Attività Regolate sono cresciuti a 2.669,8 milioni di euro (2.542,3 milioni nel 2022, +5,0%). L’EBITDA è quindi pari a 2.085,6 milioni di euro, in aumento di 78,6 milioni di euro rispetto al dato dell’esercizio precedente.

Terna, risultati 2023: ricavi oltre i tre miliardi di euro. Approvato il piano industriale 2024-2028 (5)

Milano – Nel 2023, i ricavi delle Attività Non Regolate sono significativamente cresciuti a 516,8 milioni di euro, registrando un +22,6% rispetto ai 421,4 milioni di euro del 2022, grazie soprattutto al maggior contributo da parte del Gruppo LT e del Gruppo Brugg Cables. L’EBITDA relativo alle Attività Non Regolate dell’esercizio 2023, pari a 86,9 milioni di euro, registra un aumento di 29,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, principalmente per il maggior apporto da parte del Gruppo LT, del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini, oltre al maggior contributo da parte degli interconnector privati.Quanto ai risultati della Capogruppo, Terna S.p.A. chiude il 2023 con ricavi pari a 2.634,8 milioni di euro (2.520,5 milioni di euro nel 2022). L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) si attesta a 1.980,2 milioni di euro (1.906,9 milioni di euro nel 2022). L’EBIT (Risultato Operativo), a valle di ammortamenti e svalutazioni per 719,3 milioni di euro, si attesta a 1.260,9 milioni di euro (1.256,6 milioni di euro nel 2022). L’utile netto dell’esercizio si attesta pertanto a 834,8 milioni di euro (834,1 milioni di euro nel 2022). La situazione patrimoniale e finanziaria mostra un patrimonio netto di 5.871,0 milioni di euro (a fronte di 5.746,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un indebitamento finanziario netto per 10.364,7 milioni di euro (rispetto ai 8.446,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Nel corso del 2023, Terna ha proseguito nello sviluppo della rete nazionale con l’avanzamento di tutti i principali progetti a supporto della transizione energetica. Grazie agli investimenti nei principali progetti già citati, durante l’anno sono entrati in esercizio 307 km di linee e sei nuove stazioni della rete di trasmissione nazionale (RTN). Terna, inoltre, ha acquistato e incorporato nel 2023 il 100% di Edyna Transmission S.r.l. (trasformata in Rete Nord S.r.l.), proprietaria di due stazioni elettriche e di circa 70 km di linee in Alto Adige già parte della RTN. Si tratta di un’operazione strategica per completare l’unificazione dell’infrastruttura nazionale di trasmissione dell’energia elettrica. Per quanto riguarda il Tyrrhenian Link, nel corso dell’anno il MASE ha firmato il decreto autorizzativo del “Ramo Ovest”, fra Sicilia e Sardegna, che segue l’autorizzazione del “Ramo Est”, quello fra Sicilia e Campania, negli ultimi mesi del 2022. Gli investimenti in apparecchiature STATCOM, reattori e compensatori sincroni a beneficio della sicurezza della rete ammontano a 86,6 milioni di euro. Sono inoltre proseguite le attività di rinnovo di linee aeree e dei macchinari di stazione con la sostituzione di circa 1.816 km di terne e di 20 macchinari di stazione, fra trasformatori e reattori. Terna si è aggiudicata l’International Edison Award, il principale riconoscimento nel settore dell’energia elettrica promosso ogni anno dall’Edison Electric Institute, l’associazione statunitense delle industrie elettriche. L’azienda è stata premiata per il progetto della nuova interconnessione elettrica fra l’Italia e la Francia che unisce le stazioni elettriche di Piossasco (in provincia di Torino) e di Grand-Île (in Francia), passando le Alpi attraverso il tunnel del Frejus. Terna è stata la prima società italiana a ottenere la certificazione “UNI Pdr 104 2021” relativa alla gestione e al sistema dei controlli interni dei processi amministrativi e contabili per la Capogruppo Terna S.p.A. e per le società controllate. Terna è stata la prima azienda in Italia ad avere ottenuto la certificazione “ISO 37301:2021”, estesa a tutte le “compliance obligation” rilevanti delle principali società del gruppo (Terna Rete Italia, Terna Energy Solutions e Terna Plus). La norma ISO 37301:2021 è un recente standard internazionale che specifica i requisiti e fornisce le linee guida per sviluppare, mantenere e migliorare il sistema di gestione della compliance. Per quanto riguarda le operazioni di finanziamento collegate all’attività costruttiva e realizzativa, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha messo a disposizione di Terna, con riferimento al progetto Tyrrhenian Link, un importo complessivo pari a 1 miliardo e 900 milioni di euro. Tale finanziamento è stato integralmente versato mediante le seguenti tranche: la prima tranche, pari a 500 milioni di euro, sottoscritta l’8 novembre 2022; la seconda e la terza tranche del finanziamento, per complessivi 900 milioni di euro, sottoscritte il 30 marzo 2023; l’ultima tranche, pari a 500 milioni di euro, sottoscritta il 7 febbraio 2024. Tutti i finanziamenti sopra indicati hanno una durata pari a circa 22 anni dalla prima data di erogazione e sono destinati a supportare la costruzione e la messa in esercizio del “Ramo Est” e del “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link. Per quanto concerne le operazioni realizzate sui mercati di capitali, il 17 luglio 2023, nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), è stata lanciata con successo un’emissione obbligazionaria green, single tranche, in euro, a tasso fisso e per un ammontare nominale pari a 650 milioni di euro. Il green bond prevede una durata di 10 anni, una cedola annuale pari a 3,875% per anno ed è stato emesso con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap. Come già avvenuto per le precedenti emissioni green, tale bond è stato quotato nel segmento ExtraMOT PRO, organizzato e gestito da Borsa Italiana, Gruppo Euronext. Il 28 novembre 2023, in occasione della quarta edizione dei PCI Energy Days, si è tenuta a Bruxelles la cerimonia dedicata alla firma del Grant Agreement fra Terna, STEG (la società tunisina dell’elettricità e del gas) e la Commissione europea per il finanziamento di 307 milioni di euro destinato al progetto di interconnessione elettrica Elmed, il ponte energetico invisibile che collegherà l’Europa e il Nord Africa. Per l’opera è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni di euro sono stati appunto stanziati dalla Commissione europea tramite Connecting Europe Facility (“CEF”), il programma di finanziamento dell’Ue destinato allo sviluppo di progetti chiave per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. Per la prima volta, i fondi CEF sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale di uno Stato Membro e uno Stato Terzo. In coerenza con la strategia di Gruppo, volta a coniugare investimenti e sostenibilità come volano di crescita e creazione di valore, anche nel corso del 2023 Terna si è confermata come uno dei leader nel mercato della finanza sostenibile. I green bond senior emessi da Terna al 31 dicembre 2023, nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (EMTN), e non ancora scaduti, sono pari a 2,25 miliardi di euro, in aggiunta alla prima emissione