Milano – Nella pianura bergamasca si consumano 2.850 dosi di cocaina al giorno, 8.800 di cannabis e 450 di eroina. In aumento anche l’assunzione di sostanze stupefacenti sintetiche. È questo lo scenario che emerge dall’indagine sul consumo di droghe in provincia di Bergamo promosso dall’Associazione Genitori Antidroga (AGA), in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, presentato questa mattina a Palazzo Pirelli. Nel 2020 Il Consiglio regionale, primo in Italia, ha promosso una legge sul consumo di sostanze stupefacenti, la legge n°23/2020. Al convegno, moderato dal giornalista Marco Birolini, hanno partecipato anche il Consigliere regionale Carlo Borghetti (PD), l’Assessore alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco e il Presidente di Arca Mantova Maurizio Mirandola. L’indagine si fonda su una serie di monitoraggi delle acque reflue non trattate in ingresso al depuratore Cogeide di Mozzanica. Dal loro esame è stato possibile ricavare dati oggettivi sui consumi di droga in 18 Comuni della pianura che comprendono una popolazione complessiva di circa 90mila abitanti. Sara Castiglioni e Noelia Salgueiro Gonzalez, ricercatrici dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, hanno presentato i dati da i quali emerge che nella pianura Bergamasca si consumano 30 dosi di cocaina al giorno ogni mille abitanti, una quantità maggiore rispetto a Milano. Il trend è in continua crescita: si è passati dalle 18 dosi al giorno per mille abitanti nel 2017, alle 27 del 2019 fino alle 30 di quest’anno. Ancora più alto è il consumo di cannabis (thc): oltre 90 dosi al giorno ogni mille abitanti. Proiettando questi numeri sull’intera provincia di Bergamo (in cui vivono 1,1 milioni di persone) si stima che il consumo giornaliero sia di più di 30mila dosi di cocaina e oltre 90 mila dosi di cannabis. “Questi numeri – sostiene il presidente dell’Aga Enrico Coppola – ci confermano quanto ripetiamo da tempo: il consumo di cocaina nella Bergamasca è ormai consolidato e si è trasformato in un fenomeno di costume. Chi la consuma si sente più sicuro e pensa di averne il controllo. Ma il lungo consumo di cocaina porta a pesanti danni psichiatrici, oltre che fisici. Lo dimostra il fatto che sono in aumento le doppie diagnosi: persone che devono essere prese in carico sia per problemi di tossicodipendenza che, appunto, per problemi psichiatrici”. Coppola entra anche nel merito dei dati sul consumo di cannabis che “confermano ulteriormente come anche questa droga crei dipendenza: le persone che vengono da noi per questo problema fumano hashish durante tutto l’arco del giorno alla ricerca di un piacere che non trova più perché ormai assuefatto”. Preoccupano i consumi di eroina che, dopo essere risultati insignificanti fino al 2019, dal 2020 hanno iniziato a crescere. Oggi si consumano 5 dosi al giorno ogni mille abitanti. Quindi, ogni giorno, nella Bergamasca si consumano mediamente più di 5mila dosi di eroina. Cresce il consumo di ecstasy, anche se in numeri assoluti si tratta di consumi ancora contenuti: dal dato zero del 2009 e del 2011 si è passati a 0,20 dosi al giorno ogni mille abitanti. Stesso trend per la ketamina il cui consumo, fra il 2014 e il 2021, è rimasto costantemente fra i 4-6 milligrammi al giorno per mille abitanti, mentre nel 2023 è salito a 10 milligrammi al giorno ogni mille abitanti. Sono, invece, state rilevate per la prima volta in piccole quantità di un catinone sintetico (il metcatinone) e di triptamine (N,N-dimetiltriptamina), sostanze allucinogene che possono avere conseguenze psichiatriche gravi già dopo un breve periodo di assunzione.