8 marzo, Unione Artigiani: 4050 le artigiane a Milano, il 40% straniere

8 marzo, Unione Artigiani: 4050 le artigiane a Milano, il 40% straniere

Milano – I dati del Registro Imprese, rielaborati da Unione Artigiani, rilevano al 31/12/2023 la presenza di 4.050 imprenditrici artigiane attive nella città di Milano, per il 40% (1.623) la titolare è una cittadina straniera. Tra i confini cittadini il dato è stabile mentre risulta in piccola crescita (circa + 2%) nell’Area metropolitana (5.615) e in Provincia di Monza (2,778), con un’incidenza della presenza non italiana rispettivamente del 26% (pari a 1.461) del 20% (542). Il 40% (circa 5.000) delle artigiane dell’intero territorio milanese e brianzolo sono parrucchiere, estetiste, tatuatrici, piercer oppure operatrici di discipline olistiche (servizi alla persona), per un altro 30% guidano micro e piccole imprese di pulizia (1.688) e sartoria tra riparazioni e piccole produzioni su misura (1.857) ma non mancano donne che sfidano settori considerati “maschili” tra titolari di imprese metalmeccaniche, trasporti ed elettronica. La tabella qui sotto presenta uno spaccato di tutte le imprese artigiane a guida femminile, divise per attività, tra Milano, Area Metropolitana e Provincia Monza Brianza. “La fotografia che abbiamo scattato attraverso la lente del Registro Imprese fa emergere – ancora una volta – come l’artigianato resti sempre una strada non agevole per le donne ma che restano libere tantissime aree di mercato, e non solo nei settori tradizionalmente femminili, per coloro che vogliono impegnarsi e dimostrare le loro qualità – commenta Marco Accornero, Segretario Generale di Unione Artigiani – Certo, ci vuole sempre una certa dose di coraggio che oggi registriamo, lo dicono i dati, in particolar modo tra le imprenditrici straniere. A tutte, indistintamente, garantiamo formazione, assistenza tecnica-legale e tutoraggio in ogni fase della vita dell’impresa, dall’idea al business plan all’export, passando per la sicurezza. la contabilità e la burocrazia.” L’artigiano artistico in rosa con 359 ditte e le imprenditrici del settore tessile con 781 micro e piccole attività sono tra le numericamente più presenti nel capoluogo lombardo, in misura ovviamente inferiore alle 1.409 tra parrucchiere ed estetiste e altri servizi alla persona. 837 sono le titolari di imprese di pulizia presenti nella grande provincia milanese. In Brianza le imprenditrici del ramo servizi alla persona sono ben 1.193, un dato rilevante non lontano da quello milanese considerato che nella provincia MB vivono circa 800mila persone rispetto all’1,4 mln di Milano. Sempre nella provincia briantea registriamo 49 imprenditrici del settore legno arredo. Globalmente il dato delle artigiane è leggera ascesa, tranne a Milano dove è stabile, compensato dalla crescita delle ditte in gonna nelle due province di Milano e Monza. Nella Grande Milano e a Monza Brianza la presenza delle artigiane straniere è aumentata del 25% negli ultimi cinque anni. Per quanto riguarda la provenienza, prevalgono col 37% del totale le artigiane asiatiche, cinesi in testa con 1.341 attività, in gran parte impegnate nei servizi alla persona e nel tessile. Seguono le europee, in particolare dell’Europa dell’est, romene in primis, albanesi e ucraine, col 29%, le africane col 18% – soprattutto le egiziane, ramo pulizie in primis – e le sudamericane col 13%, grazie all’impegno di donne peruviane, ecuadoriane e brasiliane. In MB Il 42% delle titolari di imprese di pulizia è straniera, come il 44% di quelle edili. L’età media è di circa dieci anni inferiore a quella delle artigiane italiane. Un’artigiana su due è attiva nella parte a nord di Milano, con una prevalenza nel quadrante nord est, e nella Brianza sud-occidentale.