Milano – Nel Rapporto annuale pubblicato dal Garante del Verde del comune di Milano (Alessandro Bianchi Nicola Noè Ilda Vagge), appaiono alcune incongruenze. Eccole. Il Garante ha rilevato alcune incongruenze tra i dati pubblicati dal Comune e i dati calcolati da ISPRA: l’Assessorato all’Urbanistica afferma che il suolo urbanizzato è il 69% del territorio comunale, mentre ISPRA sostiene che sia il 58%. È presumibile che i dati in mano al Comune siano stati calcolati seguendo dei criteri di determinazione delle aree diversi da quelli invece usati a livello nazionale. Un’attenta pianificazione del Verde, infatti, dovrebbe iniziare con un rigoroso e analitico rilievo della situazione di fatto delle aree pubbliche e in tal modo la chiarezza sul dato di partenza del territorio comunale già urbanizzato è imprescindibile. Inoltre, il nuovo PGT (revisione di quello vigente) prevede entro il 2030 la riduzione dell’indice di consumo di suolo rispetto al PGT2030 ora vigente, con individuazione di 1,7 milioni di mq (170 ettari) di “aree non più edificabili” e tutela di 3,5 milioni di mq (350 ettari) di “nuove aree agricole”, di cui 1,5 milioni (150 ha) per l’espansione del Parco Agricolo Sud. Nonostante gli sforzi introdotti dall’Amministrazione, risulta ancora molto alto l’ultimo dato di consumo di suolo pubblicato nel 25 ottobre 2023 nel rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” curato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Segnala, infatti che nella Città di Milano, nel periodo tra 2021 e il 2022, il suolo consumato è aumentato di 26,01 ettari, il 24% in più rispetto all’anno precedente. Anche a seguito dei solleciti pervenuti al Garante da parte dell’opinione pubblica sui presunti non allineamenti tra i dati pubblicati da ISPRA e quanto contenuto nei documenti di redazione comunale, più volte, si è chiesto di organizzare un tavolo di discussione con l’Assessorato competente e con i tecnici di ISPRA per poter comprendere meglio le differenze di calcolo dei dati e, se possibile, armonizzarli in modo da ottenere informazioni corrette e univoche. A tal proposito, il 20 dicembre 2023 si è svolto l’incontro con l’Assessorato alla Rigenerazione Urbana nel quale è stata ribadita la differenza di calcolo del consumo di suolo tra ISPRA e il Comune. Si rileva, quindi, una incomunicabilità tra i due sistemi di lettura del consumo di suolo: secondo i criteri nazionali di ISPRA il consumo di suolo è definito come la variazione da una copertura non artificiale a una copertura artificiale. Il consumo di suono netto è quindi valutato come il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento delle superfici agricole, naturali e seminaturali, attraverso interventi di recupero, demolizione rinaturalizzazione o impermeabilizzazione. L’assessorato, invece, segue la Legge Regionale 31/20144 (e Deliberazione Regione Lombardia XI/1373 del 2019), la quale richiede il calcolo del bilancio ecologico del suolo, ovvero la differenza tra la superficie agricola che viene trasformata per la prima volta dal PGT e la superficie urbanizzata e urbanizzabile che viene ridestinata a superficie agricola. Se quindi il bilancio ecologico del suolo è pari a zero, allora anche il consumo di suolo netto è zero. Alcune delle zone che ISPRA, secondo la propria analisi satellitare, rileva come nuovo consumo di suolo, sono difatti modifiche del terreno che l’Amministrazione non considera come tali: spesso, infatti, si tratta di demolizioni o nuove costruzioni che sorgono su suolo già non naturale. L’assessorato, infine, ribadisce gli sforzi che si stanno attuando nell’ambito della revisione del PGT in un’ottica di aumento delle aree verdi pubbliche, di incremento del social housing e di riduzione del consumo di suolo. Ricorda, altresì, che dall’entrata in vigore del PGT nel febbraio 2020, sono stati realizzate nuove aree verdi e un ampliamento dei nuovi parchi urbani, tra cui i parchi di Cascina Merlata, SeiMilano, 8 Marzo, Sandra e Raimondo e Tre Torri. Il Garante si esprime, ancora una volta, a favore di una massimizzazione della riduzione di consumo di suolo e di nuove strategie urbanistiche da attuare nel PGT per ottenere questo obiettivo, rinnovando, quindi, la fiducia nell’operato dell’Assessorato e rimanendo a disposizione per assistere e consigliare nella revisione in atto del PGT. Il Garante ha colto, poi, l’occasione per suggerire l’avvio della procedura di redazione del Piano del Verde della Città, contemporaneamente alla revisione del PGT in corso, con lo scopo di avere un quadro aggiornato dello stato di fatto e di progetto delle aree verdi e delle aree impermeabilizzate in città, oltre che diffondere un messaggio positivo per cittadinanza, dimostrando ancor di più gli sforzi dell’Amministrazione per una Milano del futuro più sostenibile e resiliente agli effetti del cambiamento climatico.