Allarme bollette: le modifiche unilaterali dei contratti fanno triplicare i costi

Milano – Da diverse settimane agli sportelli territoriali di Adiconsum stanno arrivando numerose persone che lamentano il rincaro delle bollette energetiche. In qualche caso, il costo è addirittura triplicato rispetto all’ultimo semestre 2023. Nelle ultime fatture, si notano rincari di oltre il 60%, con punte di 2.000 euro, per abitazioni di medio-piccole dimensioni, registrando aumenti assolutamente ingiustificati con punte del 300% di rincaro. “Le modifiche unilaterali dei contratti, seppur previsti dalla normativa che ne regola le dinamiche, arriva al consumatore in maniera del tutto inadeguata – spiega Christian Gambarelli, presidente Adiconsum Lombardia – Complice anche una delibera di ARERA che ne avvalla le modalità, per noi assolutamente sbagliate, l’utente riceve una semplice lettera ordinaria dove, tra le varie informazioni, viene comunicato il cambio unilaterale della tariffa. La stessa cosa, quando avviene, viene riportata in maniera non bene evidenziata nelle pagine allegate alla bolletta dell’utenza. Il consumatore in questo modo, si accorge del cambio di tariffa solo a bolletta ricevuta quando ormai non è possibile più fare nient’altro se non pagare, pena la messa in mora da parte del gestore.  Stiamo verificando i prezzi applicati che vanno da 1,60 euro fino a 2,59 euro al mc per le utenze del Gas. Un vero ladrocinio perpetrato ai danni di persone fragili: sono soprattutto persone over 80 che ci stanno chiamando, chiedendo aiuto in quanto hanno ricevuto bollette di importi che vanno da 800 euro fino a 2.000 euro, in presenza di consumi analoghi all’anno prima, quando però gli importi erano ben più bassi”. “Come Adiconsum – prosegue Gambarelli – abbiamo già avviato una procedura di sollecito ad Arera perché intervenga rapidamente obbligando i gestori a trasmettere per tempo ai propri clienti una informativa chiara e trasparente sulle modifiche unilaterali che verranno applicate. Tale comunicazione deve però essere trasmessa mediante raccomandata perché le comunicazioni mezzo posta ordinaria, come quelle inviate ad oggi, o vengono smarrite o in ogni caso non sono chiare ed efficaci. A chi si rivolge ai nostri sportelli stiamo proponendo un’azione congiunta di reclamo ai gestori e, nel contempo, stiamo consigliando di cambiare comunque il gestore e scegliere sul mercato un competitor più vantaggioso e soprattutto più trasparente. Alle Istituzioni e alla politica chiediamo di promuovere una normativa che stabilisca un prezzo massimo del costo energetico o in alternativa un parametro che regoli l’aumento massimo della tariffa attraverso un indicatore come ad esempio avviene per l’indice IPCA di regolazione dei salari. Nel frattempo, gli organi preposti provvedano a sanzionare i gestori che non si attengono a tali indicatori. In secondo luogo, chiediamo la riduzione della tassazione sulle bollette che, ricordiamo, dal 2024 tornerà al 22%, cosa che farà lievitare ulteriormente le bollette in un periodo di forti consumi”.