Export varesino: aumento del +2,4%
Varese – Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al periodo gennaio-settembre 2023. Le esportazioni a valore della provincia hanno raggiunto i 9,3 miliardi di euro, in aumento a prezzi correnti del +2,4% rispetto a gennaio-settembre 2022 (contro un aumento del +1,0% nello stesso periodo delle esportazioni italiane). Sul lato delle importazioni a valore della provincia, che hanno raggiunto i 7,2 miliardi di euro, si è registrato un aumento a prezzi correnti del +1,2% su gennaio-settembre 2022 (contro una diminuzione del -10,0% nello stesso periodo delle importazioni italiane, su cui conta però tanto il calo delle importazioni di energia; al netto di esse, il dato è -2,3%). Il saldo commerciale varesino a valore nel periodo gennaio-settembre 2023 è risultato positivo e pari a circa +2,1 miliardi di euro, registrando un aumento del +6,7% rispetto a gennaio-settembre 2022. Il quadro delle esportazioni è dunque di aumento e recupero grazie al contributo positivo del III trimestre 2023, seppur con un quadro diversificato tra i settori che riflette la particolare congiuntura economica. Si tenga comunque conto che, a livello nazionale, nello stesso periodo le esportazioni sono aumentate del +6,2% come valori medi unitari e calate del -4,9% come volumi. Questo il quadro che emerge dalle ultime rilevazioni del Centro Studi di Confindustria Varese. Riguardo i principali mercati di riferimento, nel periodo gennaio-settembre 2023 vi sono particolari differenze di performance tra i diversi Paesi partner. Nell’area UE-27 (post-Brexit), i flussi di export generalmente segnano un rallentamento, con cali rilevanti verso Germania, Spagna, Polonia e Paesi Bassi (rispettivamente -2,6%, -2,6%, -18,1% e -20,9%). Tuttavia, se confrontati con lo stesso periodo del 2021, i valori correnti sono superiori o comunque in linea con quelli del 2021. Cresce invece la Francia (+3,6%). Nell’area extra UE-27, continuano ad essere in crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+13,0%) e il Regno Unito (+11,3%), segnando un balzo specialmente nel singolo III trimestre; in flessione invece la Svizzera (-5,2%). A livello euroasiatico, la Turchia continua un aumento rilevante delle esportazioni (+15,6%), mentre la Cina ritorna in territorio di aumento dopo due trimestri di calo (+7,0% complessivo nei primi nove mesi sullo stesso periodo dell’anno scorso). A livello di macro-aree geografiche, si registra lungo i primi nove mesi del 2023 un andamento differenziato che vede una contrapposizione tra il rallentamento dell’export verso i paesi dell’Unione Europea e Asia Centrale e una crescita verso tutte le altre macro-aree (con forti concentrazioni tra America settentrionale, Medio Oriente e Oceania). UE-27 (post-Brexit): -1,3%, Paesi europei non UE: +6,4%, Africa: +15,5%, America settentrionale: +10,4%, America centro-meridionale: +5,9%, Medio Oriente: +11,2%, Asia centrale: -41,6%, Asia orientale: +6,3%, Oceania: +31,0%.