Milano – Il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 sulla Dop economy italiana descrive un comparto in crescita che vale 20,2 miliardi di euro in Italia grazie al contributo delle filiere agroalimentari e vitivinicole DOP IGP del Paese. La Lombardia si conferma terza regione in Italia per impatto economico del settore IG con un valore pari a 2.494 milioni di euro nel 2022 generato dalle 75 filiere del cibo e del vino DOP IGP che ricadono sul territorio. Nel 2022 la Lombardia è la regione cresciuta di più a livello nazionale facendo segnare un aumento del +14,6% sul 2021. La Dop economy regionale raggiunge così un peso del 16% sul valore complessivo del settore agroalimentare regionale, grazie al lavoro di 8.694 operatori coordinati da 40 Consorzi di tutela delle filiere del vino e del cibo riconosciuti dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Le prime province per impatto economico sono Brescia (878 mln €) e Mantova (586 mln €), seguite da Sondrio (291 mln €), Cremona (282 mln €), Pavia (157 mln €), Lodi (100 mln €), Bergamo (76 mln €), Milano (69 mln €), Lecco (22 mln €), Como (19 mln €), Monza e Brianza (7 mln €) e Varese (6 mln €). La filiera che apporta il contributo maggiore in termini economici è quella dei formaggi (66%), seguita dal vino (20%), i prodotti a base di carne (14%) e gli ortofrutticoli (0,6%). Il comparto cibo ha un valore alla produzione di 1.996 milioni di euro nel 2022 (+13,8% rispetto al 2021) generato da 34 filiere certificate. La regione è 2° in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 5.045 operatori. La denominazione che partecipa maggiormente al valore economico in regione è il Grana Padano DOP, seguita da Bresaola della Valtellina IGP, Parmigiano Reggiano DOP, Gorgonzola DOP, Mortadella Bologna IGP, Taleggio DOP e Provolone Valpadana DOP. Il comparto vino ha un valore alla produzione di 498 milioni di euro nel 2022 (+18,1% rispetto al 2021) generato da 41 filiere certificate. La regione è 8° in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 3.649 operatori. Le denominazioni con il maggiore ritorno economico in regione sono il Franciacorta DOP e il Lugana DOP, a cui seguono Provincia di Pavia IGP, Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOP, Oltrepò Pavese DOP, Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese DOP, Valtellina Superiore DOP e Riviera del Garda Classico DOP.