ICE, export: a ottobre 2023 +3,8% rispetto a settembre

ICE, export: a ottobre 2023 +3,8% rispetto a settembre

Roma – “Nei primi dieci mesi dell’anno (gennaio/ottobre 2023) assistiamo ad una crescita delle esportazioni italiane rispetto allo stesso periodo del 2022 pari al +1,2% (era 1% gen-set 2023 su gen-set 2022). Contribuiscono positivamente in particolare le maggiori vendite grazie ad una inversione di tendenza del mese di ottobre 2023 che ha visto un aumento del 3% a/a. Il dato complessivo dell’1,2% risulta da un aumento dell’export verso i paesi extra-Ue (+4,3%) e una contemporanea diminuzione dell’export verso l’Ue (-1,4%). Tutto ciò conferma, una volta di più, la difficile predittività dell’attuale scenario economico globale. Contribuiscono in particolare le maggiori vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+10,6%), autoveicoli (+24,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,8%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+9,4%) e articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+5,1%). Nel dettaglio, le esportazioni a ottobre 2023 migliorano sia rispetto al mese precedente di settembre 2023 (+3,8% a livello congiunturale), che rispetto ad un anno fa (+3% a livello tendenziale a/a nonostante una lieve riduzione in volume dello 0,4%). Nel primo caso, da segnalare come a trainare l’incremento su base mensile è soprattutto l’export verso i Paesi extra UE (+6,5%) rispetto all’area UE (+1,4%). Nel secondo caso, la crescita dell’export in valore è sintesi di un aumento del 9,4% per i mercati extra UE e di una contrazione del 2,6% per l’area UE: hanno inciso positivamente le vendite di macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+11,9%), autoveicoli (+34,5%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+26,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,1%). Flettono su base annua le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,1%), sostanze e prodotti chimici (-7,7%), computer, apparecchi elettronici e ottici (-6,7%) e carta e prodotti di carta, prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati (-13,6%). Su ottobre 2022, le migliori performance sono quelle dei paesi OPEC (+42,0%), Stati Uniti (+10,2%), Regno Unito (+10,9%) e Giappone (+25,3%). Per contro, si riducono le esportazioni verso Germania (-5,6%), Austria (-16,4%) e Belgio (-6,6%). I dati relativi ai Paesi non appartenenti all’Unione Europea – tanto congiunturali quanto tendenziali – conferma la necessità, per le imprese italiane, di aprirsi a nuovi mercati, anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’intero Sistema Paese (ICE, SACE, SIMEST, CDP). Mentre il 2023 volge al termine, questa inversione di tendenza dimostra una volta di più come il Made in Italy continui a imporsi sui mercati internazionali, nonostante le complessità geopolitiche generate dal conflitto in Ucraina e da quello in Medioriente. Guardiamo con prudenza al 2024, auspicando che la Germania intervenga per aiutare ad invertire il proprio trend negativo e che l’eventuale riduzione dell’inflazione industriale in Italia possa fungere da vantaggio competitivo per il nostro commercio estero”.