Tar blocca provvedimento del Comune: le associazioni dei ciclisti lunedì protestano

Milano – “Abbiamo sin da subito sostenuto il provvedimento emanato dal Comune di Milano in seguito alla terribile serie di persone investite e uccise da persone alla guida di mezzi pesanti” – dichiarano Ilaria Lenzi e Massimo Lafronza per la piattaforma di associazioni e attivisti Città delle persone – “Le collisioni stradali causate dall’angolo cieco non sono incidenti né fatalità: sono problemi che possono essere risolti con soluzioni tecnologiche e formazione alla guida degli autisti. Non entriamo nel merito della decisione del TAR e ci auguriamo che il Comune riesca a far valere le proprie ragioni al Consiglio di Stato: ragioni che sono unicamente volte a salvare vite umane, attraverso l’installazione di dispositivi dal costo peraltro contenuto. Il TAR, però, non entra nel merito, obietta sulla competenza: anche per questo, allora, il problema andrebbe risolto alla radice, per tutto il territorio, con una norma nazionale che definisca l’obbligo di installare subito i sensori per i mezzi pesanti che transitano in contesti urbani: per questo ci rivolgiamo alla Presidente Meloni, al Ministro delle infrastrutture Salvini e al Parlamento affinché nel Nuovo Codice della Strada attualmente in discussione venga inserita una norma chiara in tal senso. Più volte Salvini ha dichiarato che l’obiettivo del Nuovo Codice è salvare vite umane: questa è un’occasione chiara e inequivocabile per dimostrare la sua buona fede. Rispetto alla posizione delle imprese che hanno fatto il ricorso nonché di Assotir, proviamo indignazione, rabbia e vergogna. Il Comune aveva più volte incontrato le associazioni e concordato dei tempi di implementazione che tenessero in considerazione le diverse esigenze, ma questo non ha frenato i proprietari di mezzi pesanti che – per assicurarsi un risparmio di pochissime migliaia di euro – sono disposti a sacrificare vite umane (di altre persone in strada), e a mettere a repentaglio la tranquillità e la sicurezza degli stessi autisti di mezzi pesanti, che con l’obbligo dei sensori potrebbero decisamente lavorare in migliori condizioni”. Per protestare contro il ricorso presentato dalle imprese Ag Trasporti S.r.l., Autotrasporti Jt S.r.l., Bea Trans Enterprises Group Società Cooperativa, Servizi Gsl S.r.l., Gruppo Trasporti Servizi S.r.l., Transport Line Società Cooperativa, Vtl S.r.l e da ASSOTIR è convocato un presidio sotto la sede di ASSOTIR in via Francesco Restelli 5 per lunedì 27 novembre alle ore 8:30 di mattina.