Osservatorio di Altagamma: giro d’affari da 362 miliardi
Milano – Il ventiduesimo Osservatorio Altagamma ha illustrato e commentato l’andamento positivo del mercato globale dei beni di lusso personali, che cresce nel 2023, con un giro d’affari stimato di circa 362 miliardi di euro entro la fine dell’anno, in aumento del 4% sul 2022 a tassi di cambio correnti. Restano le incertezze sull’ultimo trimestre – osserva Il Sole 24 Ore – considerate le variabili relative alla fiducia dei consumatori, al momento fragile, alle tensioni macroeconomiche in Cina, al conflitto tra Israele e Gaza, gli scarsi segnali di ripresa negli Stati Uniti e, per l’Europa, un aumento dei tassi di interesse e un’inflazione ancora elevata (sebbene in progressiva normalizzazione). Sono i dati dell’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2023, presentato a Milano da Claudia D’Arpizio e Federica Levato, senior partner di Bain & Company. Stessi elementi di incertezza che plasmeranno lo scenario 2024, che l’Altagamma Consensus stima in una crescita delle marginalità delle imprese di circa +4%. Le stime per il 2024 e le evidenze sull’andamento del mercato sono emerse dall’indice, presentato da Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma, e realizzato con il supporto dei più importanti analisti finanziari. In Europa i turisti internazionali compenseranno la più debole domanda interna e avranno un impatto positivo sul mercato, in crescita del 4%. I turisti cinesi, grazie allo sblocco dei visti e la ripresa completa dei viaggi, tornano nelle città Europee. Rallentamento della crescita in Usa a +2,5%, a causa degli effetti dell’inflazione e per le incertezze tradizionali dell’Election Year mentre per l’America Latina si stima un +3% con un Messico che beneficia delle esportazioni per il cambio favorevole.Prosegue la crescita positiva del Giappone (+6%), sotto la spinta della domanda locale e dei cinesi. È il Paese che più sa apprezzare i prodotti del lusso e beneficia della crescita del turismo.In Cina si stima una crescita dell’8%, più bassa rispetto agli anni scorsi, per una minore domanda della classe medio-alta che è più cauta nelle spese e per la minaccia «daigou», cioè l’acquisto dei beni di lusso su mercati esterni con rivendita sul mercato domestico a prezzi più bassi. Il 2023 ha visto una crescita delle vendite soprattutto a valore, dovuta ai rilevanti aumenti dei prezzi dei prodotti di lusso. Nel 2024 l’aumento stimato delle vendite sarà principalmente a volume. Per quanto riguarda gli accessori, sono i best in class e continuano nel loro trend positivo: +6,5% per la pelletteria e +5% per le calzature. I prodotti entry price soffrono e la domanda è più debole per i prodotti aspirazionali. La cosmesi (+5%) è trainata dallo skin care, dal make up e dai profumi di nicchia soprattutto negli Stati Uniti. Tra i mercati con più potenziale per questa categoria di prodotto si segnala l’India. Per l’abbigliamento si stima una crescita del 4% con la ripresa di un abbigliamento meno casual. È la categoria che risente maggiormente della diminuzione della spesa dei consumatori che preferiscono acquistare lusso esperienziale. Potrebbe subire possibili impatti relativi ai cambiamenti climatici globali. Prosegue il trend positivo della gioielleria, con un +5,5%: il gioiello rimane un bene rifugio e di investimento. Stabile la crescita degli orologi (+3,5%) proseguendo nel rafforzamento della ricerca del pezzo unico.