Cgil Milano: 110% edilizia non ha favorito l’occupazione

Cgil Milano: 110% edilizia non ha favorito l’occupazione

Milano – Il bonus non porta occupazione, lo scrive Il Corriere Della Sera. O, almeno, non nell’edilizia lombarda, in base ai calcoli della Cgil di Milano. È una questione di numeri: nella regione economicamente più dinamica d’Italia — è la premessa dello studio condotto in corso di Porta Vittoria — in base ai dati Enea sono arrivati quasi 11 miliardi di euro (10.846.190.614,60 per la precisione), cioè il 17,3 per cento dei 68.7 miliardi stanziati in Italia per il superbonus 110 per cento, e il 78 per cento di questi soldi è stata ammessa a detrazione fiscale per i lavori conclusi entro dicembre 2022. Ma quale è stata la ricaduta occupazione in edilizia di questa campagna di incentivazione? «Sarebbe stato lecito immaginare un incremento occupazionale significativo, visto il volume delle risorse disponibili — osserva Antonio Verona, del dipartimento Mercato del lavoro della Cgil di Milano — e non certo il modesto 19.166 addetti in più rispetto al 2020, con un numero totale di 308.190 addetti nel settore delle costruzioni in Lombardia a fine 2022, in base ai dati Unioncamere, cioè addirittura meno del 2011, quando erano oltre 330mila». Nel frattempo è anche diminuita la cassa integrazione, ma il sindacalista insiste: «Questo dato, da solo, non giustifica l’esito moderato del bonus sull’occupazione». Ma allora cosa è successo nei cantieri lombardi? Chi ha mandato avanti i tanti lavori comunque avviati proprio per effetto del superbonus? «È innegabile l’incremento del lavoro nero — spiega Antonio Verona — visto che a livello nazionale l’Ispettorato del lavoro ha eseguito 2.712 accertamenti per lavoro nero in Italia nel 2022, contro i 559 nel 2021, e un’ampia quota riguarda ovviamente la Lombardia.