Lavoratrice licenziata “a voce” reintegrata dal tribunale

Milano – Il tribunale del lavoro di Rovigo ha accolto il ricorso presentato dalla Femca Cisl Padova Rovigo contro Wavin Italia Srl di Occhiobello, per comportamento antisindacale dopo il licenziamento di una dipendente, Rappresentante Sindacale della Cisl. “La sentenza – spiega la nota di Cisl – conferma l’antisindacalità della condotta posta in essere da Wavin, consistita nell’aver disposto il licenziamento di componente di Rsu in autonomia, senza il coinvolgimento delle organizzazioni territoriali che rappresentano rispettivamente il lavoratore interessato e l’azienda”. Il Tribunale ha ordinato alla Società “la cessazione del suddetto comportamento e la rimozione degli effetti pregiudizievoli attraverso la prosecuzione del rapporto di lavoro del rappresentante sindacale”. La sentenza quindi ha, di fatto, sospeso gli effetti del licenziamento della lavoratrice, stabilendo che il rapporto deve considerarsi ancora in essere, fino al termine delle procedure previste dalle norme. Grande soddisfazione è stata espressa da Enrico Rigolin, segretario generale della Femca Cisl Padova Rovigo. “Si tratta di una vittoria importante per la lavoratrice, ma anche per tutto il sindacato e per i lavoratori, perché sottolinea l’importanza delle rappresentanze sindacali in azienda, la piena operatività degli accordi collettivi e l’efficacia delle azioni di tutela del sindacato”. Il ricorso, per il quale la Femca era assistita dall’avv. Roberto Finocchiaro, precisava peraltro che l’azienda aveva comunicato a tutto il personale che la lavoratrice aveva lasciato la società prima ancora di esperire qualsiasi procedura conciliativa e non era più operativa in forza di “alcune riorganizzazioni interne” che avevano interessato, tuttavia, solo la delegata Cisl. Dopo il licenziamento, avvenuto lo scorso marzo, i lavoratori della Wavin avevano dichiarato lo stato di agitazione per chiedere il reintegro della collega e si erano astenuti dal lavoro per un’intera giornata.