Forum Italo-Saudita a Milano
Milano – Approfondire e agevolare i rapporti economici tra Italia e Arabia Saudita: è questo l’obiettivo del primo Forum Italo-Saudita – ospitato a Milano all’hotel Gallia – durante il quale i due Paesi hanno firmato 20 accordi di cooperazione in vari settori. “Entrambi i Paesi possono integrarsi e sfruttare i reciproci punti di forza per costruire un futuro migliore – commenta Khalid Al-Falih, ministro degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita – In Arabia Saudita già operano 150 aziende autorizzate dalla nazione europea”. L’invito rivolto da Khalid Al-Falih alle imprese italiane è di recarsi nel Regno per espandersi e investire, approfondendo così la relazione strategica tra le due nazioni. “Il prodotto interno lordo dell’Arabia Saudita ha già raggiunto un tasso di crescita cumulativo del 66% dal lancio di Vision 2030 – prosegue Khalid Al-Falih – L’Arabia Saudita è ora una delle prime dieci destinazioni per gli investimenti diretti esteri a livello globale”. Khalid Al-Falih è una figura importantissima, in pratica uno degli esponenti della seconda linea di comando dopo il principe ereditario e primo ministro Bin Salman. È sostanzialmente l’attuatore del programma Saudi Vision 2030, quello della modernizzazione e del rinascimento saudita. In precedenza Khalid Al-Falih è stato ministro dell’Energia e ceo di Saudi Aramco, la compagnia petrolifera nazionale. Il Ministro saudita si è concentrato sugli investimenti in manifattura, spazio, biotech, innovazione, ricerca e sviluppo. “Di particolare importanza è il tema della transizione energetica, per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione – chiosa Khalid Al-Falih – Quella dell’elettrificazione è una sfida globale, che riguarda sia l’industria che i solution provider”. Focus anche sulla supply chain, con l’intenzione di rendere le catene del valore più resilienti. Ospiti del Forum – oltre a numerosi imprenditori – il ministro per le Imprese ed il made in Italy Adolfo Urso e il sindaco di Milano Beppe Sala che a margine ha dichiarato: “è il credo di Milano l’apertura internazionale. La capacità di accettare le trasformazioni, Milano era una città industriale oggi è diventata altro, sono curioso di sentire le parole dei sauditi. Penso che lavoreranno molto sulle infrastrutture, poi i progetti di trasformazione a noi e alle nostre partecipate possono interessare”. (www.imprese-lavoro.com)