Malorgio (Filt Cgil): cambiare il modello di lavoro per garantire sicurezza
Roma – Stefano Malorgio, segretario della Filt Cgil parla col Corriere Della Sera dei tanti pericoli che corrono i ferrovieri. “Una tragedia che ci ha lasciato increduli. Non doveva succedere che quegli operai fossero al lavoro senza che la circolazione dei treni fosse stata sospesa. E invece è successo”. “La vita delle persone vale di più della continuità del servizio E smontare il codice degli appalti, come ha fatto il governo, non è il modo migliore di garantire la sicurezza. Le responsabilità le accerterà la magistratura. Io però voglio dire che su questo tipo di lavori si scaricano troppe pressioni. Ci sono i lavori sulle nuove opere, ci sono quelli di adeguamento alle tecnologie e poi, come in questo caso, la manutenzione ordinaria e straordinaria delle linee. Allo stesso tempo si vuole garantire la continuità del servizio, interrompendo il meno possibile il traffico. Tutto questo finisce per creare le condizioni affinché qualche passaggio della procedura salti, così si fa prima”. “La procedura va rispettata passo dopo passo, senza deroghe, anche se richiede tempo. Qui invece abbiamo operai che lavoravano senza che la circolazione fosse stata sospesa e nessuno che lo ha impedito. Un fatto gravissimo, che interroga l’azienda, i lavoratori e anche il sindacato. Vogliamo capire se si è trattato di un episodio o se, come temo, si siano diffuse pratiche sbagliate. Per questo oggi, nella riunione con Rfi, abbiamo chiesto un tavolo di monitoraggio non solo sugli incidenti avvenuti, ma anche su quelli mancati. Infine, come sindacato dobbiamo parlare con i lavoratori per far crescere la cultura della sicurezza”. Lunedì manifesterete a Vercelli. Per chiedere cosa? “Di cambiare il modello seguito finora. I tempi dei lavori di manutenzione devono essere aumentati, sapendo che le esigenze di continuità del servizio vengono dopo la vita delle persone. Pensiamo inoltre che smontare il codice degli appalti, come ha fatto il governo, non sia il modo migliore di garantire la sicurezza. E chiediamo più investimenti tecnologici sulla sicurezza dei lavoratori e non solo sul servizio, per evitare che tragedie come questa si possano ripetere”.
Deroghe sistematiche alle procedure? Il dubbio ce l’ha anche il