Mala movida: anche a Vigevano esposto in Procura dei cittadini
Vigevano – La movida estiva lascia il segno. Se i rumori dovuti a chi chiacchiera e schiamazza per strada a voce troppo alta o fa baccano a tarda notte sono troppo forti ed invadenti e non viene garantito il rispetto alle norme di quiete pubblica, il Comune ha il dovere di pagare i danni. A dirlo è stata una sentenza emessa tempo fa dalla Cassazione a cui si è rivolta una coppia che vive nel cuore di Brescia. E potrebbe avere conseguenze enormi per bilanci dei Comuni. Anche la Corte d’Appello di Torino ha condannato l’amministrazione comunale ad un risarcimento di 200 mila euro per non aver preso le misure necessarie per contenere i rumori notturni della movida in alcune zone della città. In primo grado il Comune era stato condannato ad un risarcimento di oltre un milione di euro. A Vigevano partirà un esposto in Procura per i problemi derivanti dalla movida nella zona di via Roncalli e via Del Popolo a Vigevano. Ad annunciarlo un gruppo di residenti che nella mattinata di giovedì ha incontrato esponenti dell’amministrazione comunale. Da tempo i cittadini denunciano una situazione diventata insostenibile, con schiamazzi fino a tardissima ora nei weekend e problemi di decoro urbano: nei giorni scorsi avevamo già trasmesso degli eloquenti filmati in cui si vedevano giovani urinare contro i portoni dei garage e utilizzare i davanzali delle finestre delle case come fossero tavolini per appoggiare cocktail e sostanze sospette. Non mancano poi le occasioni di tensione, con litigi e spintoni, fino al caso limite di un ragazzo trovato all’alba sdraiato a pelle d’orso sul selciato, completamente ubriaco, davanti a un passo carrabile. I residenti faranno una petizione che sarà allegata all’esposto da inviare in procura e d’ora in poi sporgeranno formale denuncia alle forze dell’ordine per qualsiasi episodio si dovesse verificare. Il comune, da parte sua, convocherà i gestori dei locali di quella che sta diventando la principale area della movida vigevanese per un confronto. All’incontro con i residenti hanno partecipato il sindaco Andrea Ceffa, l’assessore alla polizia locale Nicola Scardillo e il comandante della polizia locale Giuseppe Calcaterra. È stato spiegato come gli agenti stiano già intensificando i pattugliamenti e si è cercato di tracciare un piano d’azione: “Non è un problema di veloce risoluzione – ha commentato il sindaco Ceffa – ma è già successo in altre zone dove eravamo riusciti a intervenire”. Un’ipotesi potrebbe essere quella degli steward, sul modello di quanto avviene a Pavia. “È la stessa prefettura a incentivare questa modalità. D’altronde – continua Ceffa – è anche nell’interesse di chi gestisce i locali mantenere una situazione tranquilla”. Qualcuno, intanto, ha già perso la pazienza e ha lasciato l’appartamento in affitto che aveva in via Roncalli. Altri inquilini, secondo alcune segnalazioni, avrebbero manifestato al padrone di casa l’intenzione di andarsene se non si troverà una soluzione al problema.