Anziani e agosto: da Fondazione Don Gnocchi sei raccomandazioni per un’estate serena

Sono oltre 115.500 le persone a Milano che hanno 80 anni e
oltre e, dal 2000 a oggi, sono aumentate del 64,9%*: anche se sono sempre più
autonome, spesso hanno necessità di assistenza e, quindi, quando in agosto le città si
svuotano e i negozi abbassano le saracinesche, rischiano di trovarsi in difficoltà e divenire
ancora più fragili. Per offrire un supporto in questo specifico periodo a queste persone e
anche chi si occupa di loro, la Fondazione Don Gnocchi ha raccolto alcune norme e
semplici consigli, particolarmente pensati in riferimento a coloro che hanno una patologia
neurologica cronica severa, come la demenza.
Ecco le indicazioni:
1. Tenere la mente stimolata e in esercizio
2. Svolgere attività all’aperto (nelle ore più fresche)
3. Alimentarsi e idratarsi e mantenere fresco l’ambiente domestico
4. Essere tolleranti e rispettare i momenti di ansia e nervosismo (propri e altrui)
5. Evitare cambi di abitudini
6. Mantenere il contatto diretto con familiari e amici
Paola Parisi, responsabile del Servizio di psicologia clinica e neuropsicologia dell’Istituto
Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi sottolinea: “Le città svuotate, i negozi e i circoli
ricreativi chiusi per ferie possono rappresentare un rischio di ipostimolazione per gli
anziani intaccandone così la socialità. Il suggerimento è quello di stimolare il più possibile
l’anziano nelle sue potenzialità mentali, sensoriali e sociali per limitare o rallentare la loro
diminuzione o la perdita delle conoscenze a loro collegate e per mantenere il più possibile
integro il bagaglio personale. Questa stimolazione deve essere svolta a più livelli, pertanto
si raccomandano giochi cognitivi (esempio cruciverba o carte da gioco), attività di
giardinaggio, orto, cucina e faccende domestiche. Da non sottovalutare anche il beneficio
associato ad attività motoria, come piccole passeggiate o frequentare parchi e giardini
pubblici”.
Anche le temperature elevate e la disidratazione possono causare problemi di memoria,
accompagnati dalla presenza di disorientamento temporale e spaziale: la persona ha
difficoltà in luoghi non conosciuti, può perdersi e non essere in grado di ricordare le
informazioni, può vagare per ore senza sapere dove si trova e come tornare a casa. Per

questa ragione è importante bere frequentemente e mangiare molta frutta e verdura. Se
possibile, inoltre, sarebbe meglio che la persona anziana vivesse in un ambiente
rinfrescato.
Dal punto di vista del comportamento possono essere presenti modificazioni della
personalità, che può comportar maggiore irritabilità e agitazione. Per questo, è necessario
mantenere il più possibile una vigilanza attiva e maggior tolleranza da parte del caregiver.
Aggiunge Paola Parisi, responsabile del Servizio di psicologia clinica e neuropsicologia
dell’Istituto Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi: “Il paziente anziano con demenza va
mantenuto, se possibile, sempre nel proprio ambiente perché trasferendolo presso un altro
domicilio si alterano la “routine” giornaliera ed i suoi punti di riferimento. E non bisogna
dimenticarsi di mantenere il contatto con le persone care, anche solo con una telefonata,
che torneranno presto ad abbracciarle”
Il Servizio di psicologia clinica e neuropsicologia dell’Istituto Palazzolo della Fondazione
Don Gnocchi opera anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN –
senza quindi costi per chi vi si rivolge) e il suo ambulatorio rimarrà operativo per tutto il
mese di agosto. Il servizio si rivolge a tutti: non solo anziani, adulti ma anche adolescenti.