FIGISC-Confcommercio: bene il Manifesto sui carburanti sostenibili di Regione Lombardia
Milano – FIGISC – la Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali di Carburanti aderente a Confcommercio – plaude all’iniziativa di Regione Lombardia con il Manifesto per una mobilità sostenibile con carburanti rinnovabili che si pone, appunto, come obiettivo quello di studiare e analizzare fonte energetiche alternative per la mobilità (biometano, e-fuel, idrogeno, etc.) che possano rappresentare una più graduale alternativa rispetto al percorso “full electric” nel delicato processo di decarbonizzazione del settore trasporti. “La decisione dell’Unione Europea di escludere a priori tecnologie alternative non è razionale – afferma Paolo Uniti, segretario nazionale FIGISC – e mette a repentaglio non soltanto la nostra rete di distribuzione, ma l’intera filiera dell’automotive, con decine di migliaia di posti di lavoro a rischio”. “La transizione ecologica è un processo ormai inevitabile – continua Uniti – ma non dimentichiamoci che anche le auto elettriche portano con sé una serie di criticità che è sempre opportuno tenere in considerazione, a maggior ragione se tecnologie alternative vengono accantonate poiché non considerate green”. “Una prima criticità – spiega Uniti riguarda l’energia elettrica necessaria alla loro ricarica, che non sempre proviene da fonti rinnovabili. La seconda – ben più impattante – riguarda il reperimento delle materie prime utilizzate per produrre le batterie, ovvero litio e cobalto. I processi estrattivi di questi minerali portano con sé una serie di effetti collaterali quali, ad esempio, l’utilizzo di grandi quantità di acqua (per estrarre una tonnellata di litio sono necessari circa 500.000 litri d’acqua, che dovrà poi essere opportunamente trattata per non creare ulteriore inquinamento), l’emissione di anidride carbonica e la produzione di grandi quantità di scorie minerarie. Da ultimo, sarà fondamentale individuare quanto prima possibili soluzioni che consentano il recupero delle batterie giunte a fine vita”.