Filt Cgil, eletti nuovi segretari: Piccirillo (Lombardia) e Barosselli (Milano)

Milano – Oggi, nell’occasione dell’Assemblea Generale della categoria dei Trasporti della Cgil di Milano e della Lombardia, svoltasi presso la Camera del Lavoro di Milano, sono stati eletti il nuovo Segretario Generale della Filt Cgil della Lombardia, Angelo Piccirillo, e contestualmente il nuovo Segretario Generale della Filt Cgil di Milano, Emanuele Barosselli. Angelo Piccirillo, in Filt dal 1988, funzionario dal 2003, è stato Segretario Generale della Filt Cgil Milano dal 2019 e ha affrontato e gestito insieme alla struttura il difficile periodo della pandemia, seguendo in particolare il settore del trasporto pubblico locale. Nella sua relazione programmatica ha detto «la FILT in questi anni non ha subìto il cambiamento, l’ha spesso anticipato mostrando la risposta più concreta a quanti dipingono il futuro solo in termini negativi: incarnando cioè un atto di fiducia nel futuro». Ha poi aggiunto, «affermiamo, assieme ad un pacchetto di proposte per Trenord, la necessità di un poderoso tagliando alla legge regionale 6/2012 sul trasporto pubblico locale, l’irreversibilità del settore rispetto alla transizione green, la richiesta di un impegno della Regione in ottica di occupazione femminile, un cambio di marcia sistemico per l’ingresso dei giovani nei nostri settori. In conclusione, «il compito della FILT è sempre stato tenere assieme i lavoratori, con rivendicazioni che proteggano allo stesso modo persone che hanno condizioni e soggettività diverse. Un compito che richiede tensione continua e mediazioni più difficili da sostenere rispetto a quando i bisogni erano più evidenti». Emanuele Barosselli, in Filt dal 2003, è stato funzionario del settore Appalti Ferroviari e in seguito Segretario del settore Merci e Logistica, portando alla sindacalizzazione del colosso Amazon in Lombardia, apripista della sindacalizzazione della multinazionale a livello mondiale, e all’internalizzazione di lavoratrici e lavoratori nelle più grandi aziende della Regione. Nel corso della sua dichiarazione ha evidenziato, «siamo in un contesto di crisi generale, economica, culturale e politica, con un Governo di destra radicale, identitario e deciso a metter in campo le peggiori politiche che personalmente mi sono trovato a contrastare in tanti anni di militanza, dentro e fuori dalla Cgil; questa situazione fa crescere in me un forte senso di responsabilità e timore, per il ruolo che potrei ricoprire, ma nello stesso tempo mi dà forza e accresce la mia determinazione e voglia di fare». Ha poi concluso, «io non voglio rassegnarmi a far crescere mio figlio in una Società iniqua, chiusa e discriminante dove parole come Accoglienza, Umanità, Inclusione, Lotta contro i Cambiamenti Climatici e Riscatto Sociale siano messe al bando o usate per metter ai margini e ghettizzare chi in quelle parole si rispecchia e crede che siano la base».