Profili IT&Technology più richiesti: a Milano il 30% delle offerte di lavoro per professionisti dell’innovazione

Profili IT&Technology più richiesti: a Milano il 30% delle offerte di lavoro per professionisti dell’innovazione

Milano – Il 30% delle offerte di lavoro in Italia per profili IT&Technology viene da Milano, che è una delle 10 Tech Cities italiane insieme a Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania, vale a dire le città dove in totale si concentra l’81% delle offerte di lavoro del settore IT. Nel capoluogo lombardo in base alla professione la RAL media per un profilo di middle seniority va dagli 85mila euro di un Chief Technology Officer (CTO)­ ai 38mila euro di un Model Based Design Engineer, con una media per tutte le specializzazioni di 52mila euro annui lordi. È quanto emerge dalla terza edizione di Tech Cities, lo studio promosso da Experis, brand di ManpowerGroup e provider IT di soluzioni applicative, consulenza, resourcing e formazione, sui profili tecnologici più richiesti nelle principali città e province italiane. Secondo il report, i tre profili più richiesti nelle Tech Cities sono il Data Scientist o Architect, il Java Developer e il SAP Manager, ma con delle differenze rilevanti tra una città e l’altra. In particolare, un dato interessante riguarda la ricerca di profili specializzati nella Cyber Security, che sfiora il 90% delle richieste all’interno delle Tech Cities, concentrandosi soprattutto a Milano oltre che a Roma e Bologna. Questo a conferma di un trend in continua crescita: la sicurezza informatica, la gestione dei dati e l’utilizzo corretto delle infrastrutture digitali sono ormai tra le priorità aziendali e sempre più connesse alla brand reputation. Tra questi profili, il SOC Specialist/Manager e il Penetration Tester sono quelli maggiormente richiesti. Tuttavia, Milano si contraddistingue anche per le offerte di lavoro per posizioni manageriali e strategiche, come il Chief Technology Officer, un ruolo apicale per la sezione informatica delle aziende che parte direttamente del CdA. Nella città lombarda si concentra quasi la metà (47%) delle ricerche per questo profilo d’alto livello. Più equilibrata con il resto del Paese la ricerca di figure più tecniche. In generale, il profilo del professionista informatico che emerge è quello di un talento molto ricercato, con retribuzioni sopra la media nazionale e una particolare attenzione per la flessibilità nel posto di lavoro. Lo smart working è infatti un requisito preferenziale e determinante: per le aziende che offrono questa soluzione di lavoro agile, aumentano le opportunità di attraction, anche oltre i confini regionali, e massimizzano la retention dei professionisti IT&Technology. Questa preferenza da parte delle figure informatiche risulta particolarmente importante specie in un momento in cui, secondo il ManpowerGroup Employment Outlook Survey – MEOS riferito al secondo trimestre 2023, le aziende IT italiane prevedono una prospettiva occupazionale netta del 25%, ma al contempo il 72% di esse denuncia di avere difficoltà a trovare le competenze necessarie. È dunque fondamentale tenere in considerazione i desideri dei dipendenti per attrarre e trattenere talenti. “I talenti tecnologici hanno ormai un ruolo rilevante all’interno di qualsiasi business e settore. Si tratta di figure essenziali e che continueranno a esserlo anche in futuro. Gli stessi talenti evolvono: emergono nuove professionalità, quelle tradizionali si trasformano e la commistione tra management aziendale e strategia digitale è sempre più stretta” afferma Josè Manuel Mas, Direttore di Experis Italia. “Dopo l’esperienza pandemica, la maggior parte dei lavoratori ha cambiato le proprie percezioni e aspettative rispetto a questioni come l’equilibrio tra vita e lavoro, la flessibilità e l’autonomia nella gestione di tempi e spazi. È questa una grande opportunità sul cammino verso l’innovazione per tutte quelle aziende che sapranno cogliere queste nuove esigenze e aumentare così le possibilità di reperire talenti, senza condizionamenti legati a confini geografici, nazionali e internazionali. In questo scenario, sempre più focalizzo sulle competenze tecniche e caratterizzato dalla nuova rivoluzione tecnologica permeata dall’AI, le soft skills assumono un ruolo centrale per guidare l’innovazione. Sarà proprio la combinazione di nuove tecnologie e intelletto umano a permetterci di superare le sfide del futuro”. L’Embedded System Engineer si occupa di progettare, sviluppare e validare soluzioni software e hardware per architetture embedded. È lui che stabilisce i requisiti di sistema, realizza l’architettura, valuta e monitora le prestazioni, si assicura che tutto funzioni correttamente, in modo integrato e analizza problemi tecnici complessi, ne diagnostica le cause principali e trova soluzioni. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 40mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 22% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. L’Infrastructure Manager è responsabile dei sistemi e delle infrastrutture informatiche, è consapevole della direzione strategica aziendale e sfrutta le nuove tecnologie per centrare gli obiettivi di business. È esperto dei più comuni linguaggi di programmazione e svolge anche attività di project management, gestendo budget, tempistiche e interfacciandosi con diverse figure professionali, sia interne che esterne. Sono molti i fattori che determinano la RAL di questo professionista, non soltanto in termini di esperienza e dimensioni aziendali, ma anche e soprattutto dal punto di vista territoriale. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 80mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 36% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il Chief Technology Officer (CTO) ricopre una posizione di livello esecutivo (come membro del CDA), la cui responsabilità principale è quella di selezionare e proporre a Consiglio di Amministrazione e CEO le migliori soluzioni tecnologiche e i servizi da adottare per potenziare la competitività aziendale. È una figura con una forte componente Business a cui sono richieste in maniera crescente doti di leadership, capacità comunicative e competenze commerciali. Il CTO è fra i professionisti meglio retribuiti analizzati in Tech Cities. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 85mila euro lordi a Milano, città dove si concentra ben il 47% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Lo SCRUM Master è una figura ibrida, a metà strada tra il Project Manager e il Talent Scout, che affianca elevate competenze tecniche a grandi doti di gestione e organizzazione. Trattandosi di un ruolo di leadership, è fondamentale un’esperienza consolidata sul campo nei gruppi di lavoro, time management, comunicazione ed empatia. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 48mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 29% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il SAP Manager o SAP Specialist si occupa dell’implementazione, personalizzazione e gestione del software SAP, software gestionale, tra i più diffusi, appartenente ai sistemi ERP. Tra le soft skills più richieste forti doti comunicative e relazionali, problem solving e capacità di mantenere la visione d’insieme. Il livello retributivo rispetto a qualche anno fa si è alzato: anche le figure professionali più junior, con due o tre anni di esperienza. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 55mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 36% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. L’E-Commerce Manager integra processi di marketing e project management ad attività di posizionamento, progettazione e implementazione dello store online. Ha competenze tecniche (CRM, Google Analytics, Marketplace, ecc.) ed è sempre aggiornato rispetto ai trend di mercato, ai tool più utilizzati e alle nuove tecnologie. Con il proliferare di nuove piattaforme E-commerce e la decisione da parte di moltissime aziende di rilanciare e/o consolidare quelle già esistenti, la richiesta di questi professionisti ha conosciuto un sostanziale aumento e una diffusione. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 60mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 33% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il Security Researcher si occupa di rilevare, prevenire e risolvere le minacce alla sicurezza di reti di computer e archivi di dati. Effettua periodiche verifiche dello stato di sicurezza dei sistemi, prepara relazioni tecniche, coordina e collabora per l’installazione, la manutenzione e l’operatività di software e firewall e di tutte le attività SIEM (Security Information and Event Management). Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 55mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 37% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il Penetration Tester si occupa di testare apparati e sistemi aziendali, simulando attacchi informatici così da cercare vulnerabilità e difetti. Una volta individuati gli errori presenti all’interno dei programmi (o dei sistemi) li segnala e prova a correggerli. Attualmente queste figure sono molto richieste dalle società di consulenza (in particolare di consulenza informatica), così come da quelle aziende che sviluppano prodotti proprietari e hanno bisogno di testarne la sicurezza. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 45mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 37% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il SOC Manager è responsabile del SOC (Security Operation Center) e utilizza tecnologie specifiche per gestire e coordinare tutte le funzionalità legate alla sicurezza dell’intera infrastruttura IT, monitorando in tempo reale e con una copertura h24 possibili minacce legate ad attacchi hacker. Questi professionisti sono molto richiesti sia dalle aziende con SOC proprietari come quelle appartenenti al settore difesa, energia, telco e banking; che dalle società di consulenza che forniscono servizi SOC esternalizzati. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 55mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 37% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. ll Cloud Developer/Architect/Engineer è un professionista che coniuga competenze tecniche a doti manageriali. È l’architetto che progetta e costruisce lo spazio cloud, seguendo le fasi gestionali e monitorando i risultati. È lui che accompagna, sostiene e catalizza il cambiamento culturale all’interno dell’azienda grazie a buone capacità di leadership. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 50mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 33% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il Data Scientist o Architect è un professionista dei dati e sulla base di questi elabora modelli di business competitivi, in grado di affrontare trasversalmente tutte le sfide legate agli ecosistemi aziendali, sempre più complessi e interconnessi. È un professionista versatile: si occupa di analizzare e organizzare grandi quantità di dati estraendo i paradigmi più efficienti ed esponendoli in forma comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 40mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 34% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il Full Stack Developer è in grado di adattarsi alle diverse fasi di un piano di sviluppo e possiede la capacità di gestire e coordinare un progetto in maniera globale. È un profilo difficile da reperire, la domanda supera l’offerta e le aziende per essere attrattive devono far leva su progetti interessanti, all’avanguardia e in ambito economico. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 45mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 22% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Lo Java Developer sviluppa software e applicazioni utilizzando il linguaggio di programmazione Java, uno tra i più diffusi e longevi del settore. Gli aggiornamenti per questo linguaggio vengono rilasciati ogni 9-12 mesi, ed è proprio la capacità di stare al passo con i continui cambiamenti a costituire una delle sfide maggiori per questi professionisti. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 40mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 26% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il DevOps Engineer si occupa di tutte le fasi di sviluppo di un software e al tempo stesso gestisce le tappe operative che caratterizzano l’infrastruttura, il neologismo inglese “DevOps” si riferisce infatti ai termini “development” e “operation”. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 45mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 32% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo. Il Model Based Design Engineer si occupa di modellazione e sviluppo software con approccio metodologico model-based. Il suo compito è quello di definire i requisiti del comportamento di un sistema, le logiche di controllo e le “ipotesi di comportamento” in cui quel sistema agisce, per questo a volte viene definito anche “controllista”. Questa figura può aspettarsi una retribuzione di 38mila euro lordi a Milano, città dove si concentra il 14% delle offerte di lavoro nazionali per questo profilo.