Aloisi, Confimi Turismo, turismo: ancora troppe destinazioni irraggiungibili

Aloisi, Confimi Turismo, turismo: ancora troppe destinazioni irraggiungibili

Roma – Sarà un’estate calda e non solo per via delle temperature quanto piuttosto per la qualità e la capillarità delle infrastrutture e reti viarie con cui si dovranno scontrare vacanzieri e turisti. “Belli ma irraggiungibili” dice a tal proposito Manuela Aloisi, imprenditrice e delegata al Turismo per Confimi Industria che scende nel dettaglio “a ridosso delle vacanze estive e con arrivi straordinari di turisti da tutto il mondo, l’Italia si trova ancora una volta a fare i conti con le proprie destinazioni da sogno, belle appunto ma difficili da raggiungere”. E se il turismo nazionale come quello internazionale per la stagione estiva puntano al nostro Mezzogiorno, isole comprese, il primo scoglio sarà quello aeroportuale. Pochi, infatti, gli aeroporti a disposizione da Roma e in giù e anche lì dove sono presenti sono cattedrali nel deserto con pochissimi collegamenti verso le mete finali. È il caso della Puglia e del Salento nello specifico. Stesso discorso per le coste della Calabria. Crescono le difficoltà per Basilicata e Molise: niente alta velocità ferroviaria e senza aeroporti con l’unica certezza di lunghe code in strada. “Per quanto l’accoglienza turistica e ricettiva possano essere performanti, il nostro turismo estivo è ancora sotto scacco di assenti infrastrutture e di collegamenti incerti” torna a sottolineare Manuela Aloisi albergatrice e delegata al Turismo di Confimi Industria. “E se è vero che siamo tornati ad essere la meta preferita degli Statunitensi non possiamo di certo immaginare che questi si spostino in macchina come magari sono più abituati a fare i turisti europei” spiega Aloisi “le stime sono positive, e sono nella mia regione è atterrato un 12% in più di passeggeri in questi primi mesi dell’anno. È tutto vero ma chissà quanti altri turisti potremmo ospitare anche nei piccoli centri, nei borghi, nelle aree paesaggistiche se anche queste fossero in qualche modo servite adeguatamente”. Disservizi di mobilità anche nelle città d’arte per via del caos taxi “E in attesa che si concedano nuove licenze o si trovino soluzioni di turnistica, si allungano code, malumori e cattive recensioni”.