Confimi Industria, Tribunale Brevetti: Milano è la scelta giusta, la manifattura lo reclama da anni
Milano – “Bene che Milano ospiti una divisione del Tribunale Europeo dei Brevetti ma la percezione è che nonostante la buona notizia non siano stati rimossi del tutto quelli che fin dall’inizio abbiamo denunciato come ostacoli per le pmi italiane, ovvero discutere in Europa cause di controversia in materia di brevetti rappresenterebbe un esborso di diverse centinaia di migliaia di euro, difficoltà linguistiche e giuridiche spesso insormontabili” così Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria commentando le dichiarazioni del Ministero degli Affari Esteri Antonio Tajani che ha anticipato con un tweet l’importante traguardo. Una meta che di fatto è un riconoscimento del Made in Italy, un segno di un rafforzamento del posizionamento politico del nostro Paese in Europa e un importante leva di competitività per le nostre industrie. “La nostra Confederazione lo chiede da anni – ha voluto ricordate Agnelli – da quando a seguito della Brexit non era più possibile immaginare Londra come una delle tre sedi europee”. “E se il criterio individuato per la scelta delle sedi fu considerare i Paesi che avevano avuto il maggior numero di brevetti europei validati: dopo Germania, Gran Bretagna, e Francia, c’è appunto l’Italia”. “Ci auguriamo però che l’organismo – fa presente il presidente di Confimi Industria tornando alla preoccupazione iniziale – non venga depotenziato rispetto alla sua istituzione così come che non vengano modificate le aree di competenza”. La ratifica arriva infatti a distanza di qualche settimana e regola come la sezione di Milano sarebbe competente per i brevetti IPC Sezione A (beni di prima necessità), la sezione di Monaco sarebbe competente anche per i brevetti IPC Sezione C (chimica e metallurgia) e la sede di Parigi per i certificati complementari di protezione (SPC) basati su brevetti delle sezioni A e C.