Cgil Cisl Uil alla Regione: per i frontalieri lombardi serve una sede di confronto permanente

Cgil Cisl Uil alla Regione: per i frontalieri lombardi serve una sede di confronto permanente

Milano – Nella giornata di ieri Regione Lombardia ha audito, nell’ambito dei lavori della commissione speciale per la “Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine- rapporti tra Lombardia e Confederazione svizzera” i rappresentanti dei lavoratori frontalieri di CGIL CISL e UIL circa i nuovi scenari e le priorita? del lavoro frontaliero di cui la Lombardia, con oltre 80.000 persone che quotidianamente attraversano il confine con i tre Cantoni di frontiera, rappresenta il primo territorio italiano fornitore di manodopera transfrontaliera. Il contesto di grande mobilita? internazionale tra la Lombardia ed i Cantoni Ticino e Grigioni rappresenta una delle piu? grandi realta? lavorative della regione italiana e contestualmente, un irrinunciabile sostegno alle economie dell’area elvetica di confine, in un rapporto di interdipendenza inestricabile. A seguito dell’approvazione del disegno di legge sull’imposizione fiscale si rende necessario un ruolo attivo di Regione Lombardia: per la distribuzione transitoria dei ristorni fino al 2033 sulla quale e? necessaria una attenta valutazione sulle modalita? (definite a livello regionale), di redistribuzione a Comuni, Province e Comunita? montane delle imposte versate in Svizzera, al fine di garantire l’esigibilita? effettiva delle risorse per spesa corrente ed in conto capitale ai territori che sostengono il “peso” dei servizi offerti per la concentrazione di lavoro frontaliero; per l’istituzione di un fondo finalizzato ai progetti socioeconomici del territorio sui quali si richiede il coinvolgimento degli aventi causa (Istituzioni e parti sociali), al fine di definire gli orientamenti, preferibilmente condivisi in un approccio sistemico del fenomeno; per l’introduzione di una “indennita? di confine” sulla quale si chiede l’apertura di una discussione su modalita? praticabili, efficacia, soggetti destinatari, area d’intervento per valorizzare welfare aziendale, l’attivazione di iniziative volte alla conciliazione vita-lavoro, sconti benzina, contributi mirati sugli affitti; prendendo spunto dalle nuove disposizioni normative che la nuova legge determina, a partire dall’importante tavolo interministeriale tra MEF, MAECI e MILAV con le OO.SS. e l’associazione dei Comuni di frontiera, firmatari del Memorandum d’intesa del 23/20/2020, integralmente recepito nel disegno di legge, risulta prioritaria l’istituzione di un osservatorio transfrontaliero lombardo, che coinvolga Istituzioni Italia-Svizzera e le parti sociali Italiane e Svizzere, sul lavoro frontaliero della Lombardia e sugli effetti dell’applicazione del nuovo accordo fiscale ; infine abbiamo invitato Regione Lombardia a farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale affinche? la tematica del telelavoro, risolto nell’accordo fiscale solo fino al 30 giugno, e quelle insorte sul lavoro frontaliero a seguito dell’adozione dell’assegno unico universale (AUUF), possano vedere finalmente una soluzione definitiva. Il confronto con la Commissione Speciale ha permesso alle OO.SS. di avviare un percorso che si confida sia duraturo affinche? le oltre 80.000 famiglie lombarde coinvolte possano avere una giusta rappresentanza. Serve quindi, un luogo di confronto permanente interistituzionale che coinvolga le parti sociali, in grado di monitorare il fenomeno nella fase attuale foriera di grandi cambiamenti a valle dell’approvazione delle nuove regole sull’imposizione fiscale.