Martedì incontro Santanchè sindaci sugli affitti brevi

Cp Milano 29/09/2009 - raccolta firme contro il canone RAI / foto Claudio Passiu/Image nella foto: Daniela Santanche'

Martedì incontro Santanchè sindaci sugli affitti brevi

Roma – La disciplina degli affitti brevi fa discutere, in particolare dopo la decisione del sindaco di Firenze, Dario Nardella, di limitarne fortemente la diffusione sul territorio. Per martedì è prevista — probabilmente in videocollegamento — una riunione tra la ministra del Turismo Daniela Santanchè e i sindaci delle città. Lo scrive Il Corriere Della Sera. Sul tavolo c’è l’illustrazione della bozza sulla regolamentazione degli affitti brevi cui il governo ha lavorato in queste settimane anche confrontandosi con i rappresentanti locali e delle associazioni di riferimento. Tuttavia, ha spiegato ieri il sindaco Beppe Sala, «la proposta di legge di cui si sa oggi, a giudizio della maggior parte dei sindaci è un po’ tiepida, nel senso che è un attimo fare due notti», ovvero il tetto minimo previsto dal ddl della ministra Santanché. «Martedì — ha continuato il primo cittadino — c’è un incontro, a cui non so se potrò andare o se delegherò l’assessore Pierfrancesco Maran (che ha la delega alla Casa, ndr) che si collegherà, chiamato dalla ministra Santanché per discutere di questo aspetto, per cui bene questo incontro per discuterne». Quanto all’iniziativa di Dario Nardella, sindaco di Firenze, che ha introdotto a partire dal primo giugno il divieto di aggiungere nel centro storico cittadino ulteriori appartamenti per alloggi di breve durata sulla lista delle piattaforme, a partire da Airbnb, l’omologo milanese non prende ancora una posizione netta ma rimanda «a valle di questo incontro», quando poi «decideremo cosa fare anche a Milano. Anche se per Milano la strada dello stop come a Firenze sembra improbabile, quantomeno ardimentosa dal momento che il capoluogo toscano si avvale della leva del «patrimonio Unesco»: il centro di Firenze è infatti protetto dall’Unesco e per tale ragione Nardella può almeno provare a fermare l’aggiunta di case per affitti brevi. In più, il sindaco toscano ha proposto una esenzione dall’Imu per tre anni a chiunque «tolga» dal mercato degli affitti brevi la propria casa per convertirla in alloggi di lungo periodo: su questo fronte da Palazzo Marino spiegano che «una simile leva a Milano, dove la tassa massima di Imu è di 900 euro l’anno, avrebbe poco appeal dal momento che la rendita di un appartamento affittato anche per poche notti l’anno è decisamente superiore».