Fiera Milano: il Cda approva risultati al 31 marzo 2023
Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano S.p.A., leader in Italia e uno dei principali operatori integrati del mondo nel settore fieristico e congressuale, ha approvato in data odierna i risultati al 31 marzo 2023. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fiera Milano, Francesco Conci, ha commentato: “I primi mesi del 2023 confermano il rilancio delle nostre attività e una ripartenza ormai consolidata. Le manifestazioni che si sono svolte nel primo trimestre e i risultati in termini di partecipazione e presenza dimostrano l’apprezzamento sia degli espositori, sia dei visitatori. Tutto ciò conferma la centralità degli eventi fieristici che ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle imprese. In particolare, gli ottimi risultati ottenuti dalle manifestazioni del comparto moda e il rilancio della Borsa Internazionale del Turismo ci permettono di guardare al prosieguo del 2023 in maniera positiva. Guardiamo con fiducia al futuro, consapevoli che permangono ancora alcuni elementi di incertezza correlati al contesto macroeconomico e agli scenari geopolitici internazionali. Nonostante questo, Fiera Milano continua a considerare il 2023 come un anno di sviluppo e consolidamento, prevedendo di raggiungere a fine anno un target EBITDA di Euro 70-80 milioni’’. Nei primi tre mesi del 2023 i Ricavi consolidati si sono attestati a Euro 48,1 milioni, in crescita di Euro 24,6 milioni rispetto al primo trimestre 2022. Nel periodo si sono svolte 13 manifestazioni fieristiche (12 in Italia e 1 all’estero, 5 direttamente organizzate e 8 ospitate), 30 eventi congressuali (di cui 11 eventi congressuali con annessa area espositiva) per un totale di 250.770 metri quadrati totali occupati. La variazione positiva dei ricavi è principalmente collegata alla buona performance generale delle manifestazioni annuali e dell’attività congressuale, e al diverso calendario fieristico, con la presenza nel trimestre delle manifestazioni annuali MIDO e Bit che nell’esercizio 2022 erano state posticipate nel trimestre successivo.