La pista di speed skating per le Olimpiadi Invernali del 2026 «non potrà che essere in Fiera Milano Rho»: parola della Fondazione Milano-Cortina che ieri, con il Games Operations Andrea Francisi, ha chiarito la sua posizione sulla vicenda dibattuta della pista che era prevista a Baselga di Pinè. E che, dopo il ritiro del Comune trentino per i costi troppo elevati, si è ipotizzato potesse essere ospitata a Torino. Ma ieri – scrive Il Corriere Della Sera – la Fondazione Milano-Cortina ha sgomberato il campo dai fraintendimenti: Milano — ha detto Francisi, che è anche membro del Cda della Fondazione — «in termini di operatività e quindi anche di budget è la soluzione più vantaggiosa». Una posizione che è stata illustrata la scorsa settimana a Losanna all’executive board del Cio. Il 3 aprile, poi, in un sopralluogo alla Fiera insieme ai tecnici, allo stesso Comitato olimpico e a tre aziende di Olanda, Germania e Canada, la Fondazione ha valutato «la fattibilità della pista temporanea all’interno dei padiglioni e come superare le criticità dell’impianto di areazione e dell’umidità che richiede il ghiaccio per essere performante in quelle gare», ha detto Francisi, che in qualità di ex membro del comitato per le Olimpiadi di Torino nel 2006 conosce bene la situazione dell’Oval, l’impianto che è stato proposto per ospitare le gare di velocità sul ghiaccio. «Quella struttura è stata realizzata nel 2006, poi è stata usata due volte nel 2007 e una terza nel 2009. Oggi non ne conosciamo lo stato dell’arte ma dubito che possa funzionare il ripristino di qualcosa che è stata usata per l’ultima volta 15 anni fa…». (…)