Milano – È nato il progetto ‘Life Climax Po’, cofinanziato da programma Life dell’Unione Europea, per rendere smart la gestione delle risorse idriche del bacino del Po. Il progetto ha l’obiettivo di identificare, sviluppare e attuare attività e pratiche che promuovono l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione ‘climaticamente intelligente’ delle risorse idriche. Capofila è l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. I partner sono invece 21; tra questi ci sono Regione Lombardia, Ersaf, Arpa e Aipo. Il programma si sviluppa nell’arco di 9 anni e ha un costo complessivo di quasi 18 milioni di euro. Regione Lombardia partecipa con un finanziamento di 2.543.450 euro. “Il fiume Po – ha spiegato l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi – è un ecosistema incredibile, ricco di una moltitudine di specie differenti e rappresenta un habitat di estremo valore da salvaguardare. Life Climax Po si pone proprio questo obiettivo. Una sfida ambiziosa, ma che garantirà un futuro sostenibile e prospero alle aree interessate. Lo scopo del progetto è infatti quello di identificare, sviluppare e mettere in atto attività e pratiche per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione ‘climaticamente intelligente’ delle risorse idriche”. Il distretto del bacino del fiume Po è stato infatti individuato come un’area pilota per l’adattamento climatico e le conseguenti sfide ambientali. Il progetto è in linea quindi con la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Snacc). L’area ha un’estensione di 87.000 chilometri quadrati con oltre 3 milioni di ettari di superficie agricola, 684 siti Natura 2000 (il principale strumento messo in campo dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità) e 420 aree naturali protette locali, regionali e nazionali. Comprende 8 regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, la Provincia autonoma di Trento e parte del territorio francese e svizzero. Fornisce inoltre il 55% della produzione idroelettrica nazionale. “Regione Lombardia – ha aggiunto Comazzi – partecipa su più fronti: dalla cabina di regia, all’implementazione delle pratiche di corretta gestione della risorsa idrica, fino alla realizzazione di un dataset pubblico dei dati relativi ai grandi laghi prealpini lombardi di importanza strategica. Tra questi i laghi Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda. Coinvolta anche nella promozione e mobilitazione di fondi per interventi di rinaturazione, mitigazione e prevenzione del rischio di alluvione”. “Uno degli interventi più importanti di Life Climax Po – ha precisato l’assessore regionale – riguarda la riqualificazione fluviale e la mitigazione dei rischi idraulici del fiume Lambro nei comuni di Milano e Melegnano. Lo stanziamento regionale è di 1.680.000 euro”. “Regione Lombardia – ha continuato – è infatti sempre presente nella difesa delle aree sensibili del suo territorio. L’obiettivo principale – ha concluso Gianluca Comazzi – è infatti tutelare i propri cittadini, salvaguardare l’ambiente e promuovere uno sviluppo equilibrato ed eco-compatibile”.