Milano – No alle logiche di “scambio politico” in grado di mettere “in discussione l’autonomia culturale del Teatro”. Le organizzazioni sindacali della Scala rifiutano la possibilità che, come anticipato in diverse indiscrezioni di stampa, alla guida del Piermarini possa arrivare Carlo Fuortes. Le sigle Cgil, Fistel, Cisl, Uilcom, Uil, Fials, Cisal, in una nota congiunta, pur non facendo il nome dell’attuale amministratore delegato della Rai e già Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma si dicono “profondamente contrari a logiche di scambio politico che mettono in discussione l’autonomia culturale del Teatro e che certamente non sono rispondenti a criteri di merito e competenza così come previsto dalle leggi che regolamentano il settore e dallo statuto della Fondazione”. I sindacati, inoltre, ricordano che la nomina “del massimo dirigente della fondazione sia di esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione presieduto dal sindaco di Milano” sottolineando inoltre che “tale nomina debba avvenire seguendo criteri di comprovate capacità gestionali e che la figura scelta debba avere un profilo di eccellenza in ambito culturale”. Fatte queste premesse i sindacati si aspettano “dal Consiglio di Amministrazione e dal Comune di Milano una chiara presa di posizione in difesa dell’ autonomia della più importante istituzione culturale cittadina e dell’intero Paese, della sua storia e della sua vocazione internazionale”.