Ventricelli (Confimi Edilizia) su sentenza Tar Lazio: finalmente riconosciuta piena libertà di sottoscrivere contratto senza discriminazioni

Ventricelli (Confimi Edilizia) su sentenza Tar Lazio: finalmente riconosciuta piena libertà di sottoscrivere contratto senza discriminazioni

Roma – “La riconosciuta possibilità all’imprenditore di poter applicare in massima libertà più di una tipologia di contratto collettivo nazionale del lavoro è una grande vittoria di democrazia e va nella direzione a più riprese auspicata e portata avanti con energia negli ultimi anni da Confimi Edilizia” Così Sergio Ventricelli, presidente di Confimi Industria Edilizia all’indomani della sentenza del Tar del Lazio (Roma sez. II ter 23 febbraio 2023 n. 3086, che richiama TAR Lazio, sez. I, 22 febbraio 2022, n. 2094) di rimettere la scelta del contratto collettivo nazionale di lavoro alla libertà decisionale dell’imprenditore, con l’unico limite di garantire la coerenza del contratto prescelto con l’oggetto dell’appalto. In estrema sintesi, la normativa vigente consente, quindi, che possa essere applicata più di una tipologia di contratto esistente, a condizione che il tipo di contratto scelto sia connesso e compatibile con l’effettiva attività da espletare. “Spesso – prosegue Ventricelli – la nostra segreteria nazionale ha ricevuto mail allarmate dei nostri associati, smarriti davanti alla decisione di dichiarare, del tutto arbitrariamente, che le attività d’impresa inerenti i cosiddetti bonus non sarebbero stati riconosciute per i lavori edili eseguiti da datori di lavoro che non applicavano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati tra determinate associazioni datoriali e sindacali”. “Si proponeva di fatto – spiega ancora il presidente di Confimi Edilizia – una sorta di bollino di appartenenza, terzo e discriminante, per chi doveva accedere alle leve fiscali, spazzando via in un colpo solo la qualità del lavoro e l’onestà di migliaia di aziende che avrebbero avuto il solo torto di non appartenere a tali sigle”. “La decisione del Tar, arriva pochi mesi da una lettera inviata all’ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sottoscritta da Confimi Edilizia, assieme ai partner firmatari del proprio contratto collettivo nazionale (Federcepicostruzioni, Federterziario, Finco, Ugl e Ceuq), che hanno intrapreso un lungo e deciso percorso di equità delle norme e di ammodernamento delle procedure che regolano il mondo delle costruzioni” chiude a monito Ventricelli