Milano città che esclude

Milano – Tutta questa pianura – scrive il quotidiano la Stampa – è diventata una gigantesca periferia di Milano. Risaie e capannoni dismessi, vecchi borghi agricoli. Piccole città di provincia: Vercelli, Biella, Santhià, Novara. […] Milano è diventata impossibile. È una specie di miraggio. Moltissimi la sognano, ma quella città non è più reale. Milano è la città con gli affitti più cari d’Italia, la quarta città più cara d’Europa. In pochissimi possono permettersi di abitare sotto la Madonnina, ma pure in periferia. «Abbiamo il caso degli autisti che vincono il concorso pubblico per guidare tram e pullman, che sono costretti a rinunciare al lavoro per ragioni economiche. È praticamente impossibile trovare un bilocale nella seconda cerchia a meno di 1000 euro al mese. E quando hai uno stipendio di 1500 euro e sai che le spese per quel bilocale costeranno non meno di 200 euro al mese, come puoi pensare di accettare il posto?». […] «Aumentano le morosità. Perché sono aumentati i canoni d’affitto. Tanti alloggi sono finiti sulle piattaforme B&B, sottratti così al mercato degli affitti annuali. Quei pochi posti che restano a disposizione segnano un +9%. Non sono degli aumenti, sono delle impennate. Un monolocale in via Padova va fra 700 e 1000 euro al mese, mentre anche il costo della vita aumenta sempre di più. Ormai questa è diventata una città insostenibile. Si vive a Milano solo per due ragioni: per moda – è una specie di status symbol – o per estrema necessità. […]». […] Milano non è una città per lavoratori con stipendi sotto ai 2000 euro al mese. […] Milano: cioè Gratosoglio, Sesto San Giovanni, Abbiate Grasso, Cesano Boscone, Rozzano. Periferie con prezzi più abbordabili. Solo che adesso la grande periferia di Milano si sta allargando a dismisura, fino a raggiungere un’altra Regione d’Italia, cioè il Piemonte. […] A Novara hanno costruito alloggi pensati apposta per i pendolari che vanno a lavorare ogni giorno a Milano. Anche a Vercelli, dove non ferma l’esosa Alta Velocità, il treno interregionale carica ogni giorno lavoratori al mattino e li riporta indietro alla sera. […]