Milano – Anche nel 2022 la Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi e la Polizia Locale di Milano, con il supporto tecnico di IMQ stanno mettendo in atto una serie di operazioni volte a identificare e sequestrare prodotti elettrici non conformi alle normative vigenti e potenzialmente pericolosi per i cittadini. “I controlli della Camera di commercio riguardano tutti i prodotti, sia quelli venduti online sia quelli offerti nei tradizionali punti vendita” ci spiegano dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. “I prodotti vengono sottoposti ad un controllo visivo sui requisiti applicabili e, soprattutto se vengono riscontrate delle irregolarità o si sospetta che si tratti di beni contraffatti, vengono prelevati dei campioni affinché su di essi vengano condotte analisi e controlli più approfonditi presso laboratori accreditati quale ad esempio IMQ”. Controlli dunque mirati, volti a verificare la corretta etichettatura e i requisiti di sicurezza, condotti durante tutto l’arco dell’anno anche in operazione congiunta con altri enti e su numerosi prodotti quali elettrodomestici (es. aspirapolvere, ferri da stiro, boule), oltre alle catene luminose, i giocattoli, i tessili… Un’idea di quanti possano essere i prodotti potenzialmente pericolosi ce la dà la Polizia Locale. “Solo nel mese di novembre abbiamo ritirato dal mercato oltre 20.000 prodotti elettrici potenzialmente pericolosi per i consumatori in quanto, pur recando la marcatura CE, risultavano non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative europee”. La Camera di commercio da anni aderisce a programmi di vigilanza nazionale nell’ambito dei quali i prodotti prelevati vengono sottoposti a prove presso laboratori accreditati, per verificare la conformità ai principi di sicurezza. Grazie alla collaborazione con la Polizia Locale, e avvalendosi anche quest’anno della competenza tecnica di IMQ, una volta accertata la non conformità dei prodotti e il conseguente rischio che ne deriva per la sicurezza dei consumatori, provvedono al sequestro e ad informare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, affinché possa intervenire con propri provvedimenti sulla commercializzazione sul mercato nazionale, disponendo la conformazione, il ritiro oppure il richiamo del prodotto non conforme, laddove sia già nella disponibilità dei consumatori. Le autorità nazionali notificheranno quindi alla Commissione Europea il prodotto ritenuto pericoloso per la sicurezza dei consumatori, attraverso il portale dedicato RAPEX. Il cittadino che abbia motivo di ritenere la pericolosità del prodotto acquistato o rilevi non conformità quali mancanza di avvertenze ed istruzioni d’uso in italiano, di marcatura CE, di dati identificativi del fabbricante, può segnalarlo alla Polizia Locale o alla Camera di commercio, le quali provvederanno a prelevare il prodotto, se ancora presente sul mercato, e ad affidare le prove a laboratori accreditati, quale IMQ, affinché in stretta sinergia effettuino gli opportuni controlli volti a verificare la conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza prescritti dalla normativa comunitaria. In caso di accertata irregolarità, la Polizia Locale e la Camera di commercio provvederanno tempestivamente al sequestro del prodotto presso l’attività commerciale in cui è posto in vendita e ad informare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’emanazione dei provvedimenti conseguenti. Nelle attività di controllo e verifica condotte quest’anno dalla Camera di commercio e dalla Polizia Locale, IMQ è stato partner tecnico nella verifica dei requisiti di sicurezza. Un’attività che da tempo svolge a livello nazionale, collaborando con le principali Autorità deputate alla tutela del Mercato, tra le quali anche l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “Ogni anno portiamo nei nostri laboratori di prova migliaia di prodotti per verificare i requisiti di qualità e sicurezza” ci spiegano da IMQ. “La nostra attività di verifica si svolge principalmente su prodotti elettrici ed elettronici per accertarne la conformità ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive europee”.