Milano – Le imprese individuali e le società hanno l’obbligo di iscrivere al Registro Imprese un indirizzo di posta elettronica certificata valido e attivo (“domicilio digitale”). Le imprese inadempienti hanno tempo fino al 12 gennaio 2023 per regolarizzarsi. Decorso inutilmente tale termine, procederà d’ufficio la Camera di commercio ad assegnare un domicilio digitale in sola ricezione e ad applicare una sanzione amministrativa di importo variabile: 60,00 € per le imprese individuali e 412,00 € per ogni legale rappresentante di società. L’elenco delle imprese sprovviste di domicilio digitale contiene 513 imprese individuali e 282 società, un numero di imprese piuttosto consistente, se rapportato al totale delle imprese iscritte, pari a circa 13.700 unità. “Invitiamo le imprese a verificare la loro situazione rispetto al possesso di un domicilio digitale attivo, per evitare l’applicazione di sanzioni – commenta la Presidente Loretta Credaro – che sono previste dalla legge e che vengono introitate dall’Erario. Il tema strategico su cui la Camera di commercio di Sondrio è impegnata, al netto dell’aspetto sanzionatorio, è rappresentato dall’importanza di possedere un domicilio digitale, cioè una casella di posta elettronica certificata, nella considerazione delle potenzialità che tale strumento offre all’imprenditore. Il domicilio digitale consente all’imprenditore di comunicare con altre imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, direttamente da personal computer, tablet e smartphone, 24 ore al giorno, tutti i giorni e senza necessità di recarsi in un ufficio postale, con piena validità, quindi con risparmio di tempi e costi. La transizione al digitale parte dunque dagli strumenti di base, la casella PEC, come pure la firma digitale, strumenti fondamentali di cui l’imprenditore non può fare a meno.”