Milano – Prosegue il dibattito sull’utilizzo del pos, ne parla Marco Barbieri, segretario Confcommercio Milano, sui social: “Sul tema dei pos vorrei fare una riflessione per smentire lo storytelling che si sta creando intorno ai commercianti che potrebbero rifiutare i pagamenti digitali o con carta sotto una certa soglia e che vengono identificati come evasori. È importante chiarire che non per tutti le commissioni sulle transazioni sono azzerate per piccoli importi. Le percentuali vengono applicate attraverso accordi diretti con gli istituti bancari e i circuiti di pagamento. Ci sono quindi piccoli esercizi di quartiere che anche su un litro di latte pagato con carta o app hanno commissioni elevate. Le commissioni sui pagamenti possono variare molto, in media dallo 0,35% al 4,5%, con dei limiti massimi, a seconda dei circuiti utilizzati e della somma in questione. Le imprese milanesi sono già pronte e anzi, spesso sono già proiettate verso il futuro per quanto riguarda pagamenti digitali e innovativi. Confcommercio Milano ha attivato accordi e convenzioni per abbattere i costi di transazioni ma serve un intervento comune secondo un principio di equità che permetta a tutti gli imprenditori di lavorare nelle stesse condizioni. Chiarito che un intervento del Governo sull’abbattimento delle commissioni sarebbe incostituzionale, servirà un tavolo di confronto con gli Istituti Bancari, paytech e circuiti di pagamento. Per farlo e’ necessario il confronto e il sostegno delle amministrazioni locali. Così come sul tetto al contante è auspicabile un livello comune per tutti i Paesi UE evitando poi scelte indipendenti dei singoli. È nell’interesse di tutti creare le condizioni adatte per la diffusione naturale di questi pagamenti. Per una città sempre più attrattiva e aperta al futuro”.