Regione Lombardia, tracciamento gessi: “La Corte costituzionale ci ha dato ragione”
Milano – “Sul tracciamento dei gessi la Corte costituzionale ci ha dato ragione. La Regione Lombardia lo scorso anno ha approvato una legge riguardante il controllo, il monitoraggio e la tracciabilità dei gessi di defecazione da fanghi utilizzati in agricoltura. Il governo aveva deciso di impugnare la norma, ma l’impianto ha retto in sede di Consulta. Una sentenza che fa scuola. La Regione va a colmare una lacuna nazionale”. Lo dichiarano in una Nota gli assessori regionali Fabio Rolfi (Agricoltura) e Raffaele Cattaneo (Ambiente e clima) in merito alla sentenza della Corte costituzionale che sancisce la legittimità della norma regionale che regola il controllo e il monitoraggio dei gessi in agricoltura. “Troppi ex ministri e sedicenti ambientalisti – aggiungono gli assessori – in questi anni hanno fatto dichiarazioni in base ai fatti di cronaca e poi non hanno dato seguito alle parole. La Regione invece ha dimostrato di credere fortemente in questa legge e l’ha difesa in ogni sede. Ambiente e agricoltura si tutelano con atti concreti e con l’innovazione, anche normativa, non con gli slogan”. “Da tempo Regione Lombardia – concludono Rolfi e Cattaneo – ha emanato una disciplina sull’utilizzo dei fanghi in agricoltura che è all’avanguardia in Italia, che assicura la tutela dell’agricoltura, dell’ambiente e della salute. E, non da ultimo, si è dotata di un nuovo piano rifiuti, in cui è contenuta una valutazione approfondita della produzione e gestione attuale dei fanghi. La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia e ha il dovere di essere all’avanguardia anche a livello normativo”.