Rapporto italiani e agricoltura: aumenta la richiesta di controlli per i prodotti

Rapporto italiani e agricoltura: aumenta la richiesta di controlli per i prodotti

Milano – C’è rispondenza tra il piatto trovato in tavola in un ristorante italiano all’estero e la genuinità dei prodotti made in Italy? È una delle domande poste a un campione di italiani sulla sicurezza alimentare, contenute nel XXII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, presentato oggi a Roma da Fondazione Univerde e Asacert, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli. Tra le diverse domande poste dalla ricerca, svolta dall’istituto demoscopico NotoSondaggi, ci sono anche quelle che riguardano la sicurezza alimentare e quelle sul cibo che si trova nei ristoranti italiani all’estero. Il 37%, ovvero la maggioranza relativa degli intervistati, ritiene che non esista una connessione diretta tra ciò che ha mangiato in un ristorante all’estero e il vero cibo italiano. Un fatto che rappresenta la spia di un problema molto esteso: il cibo di dubbia provenienza e non controllato che troviamo all’estero è molto diffuso e dannoso per la salute e l’economia. Che sia anche un problema avvertito dai consumatori lo si vede nitidamente da quel 90% del campione che ritiene sia necessaria una certificazione per i prodotti agroalimentari italiani all’estero. Asacert, ente di certificazione, ispezione e valutazione, ha introdotto il protocollo ITA0039 | 100% Italian Taste Certification, per la certificazione dei ristoranti italiani all’estero, in collaborazione con Coldiretti. Sono già molti i ristoratori, da Londra a Berlino, da Buonos Aires a Boston, fino a Dubai ad aver aderito al protocollo, garantendo così il rispetto della filiera dei prodotti italiani offerti sulle proprie tavole. E contribuendo alla lotta contro la contraffazione alimentare, il cosiddetto Italian Sounding, che ogni anno produce un danno di 100 miliardi all’economia italiana. “Siamo in prima linea in questa battaglia che si rende necessaria, come anche indicato dai risultati del rapporto appena presentato, per garantire la qualità dei prodotti che troviamo sulle nostre tavole”, afferma l’AD di Asacert Fabrizio Capaccioli, che aggiunge: “Noi siamo ciò che mangiamo e, aggiungo, lo siamo in ogni parte del mondo. La grande varietà e genuinità dei prodotti italiani devono essere garantiti e non contraffatti perché il danno che ne deriva è colossale a livello economico e sociale. Per questo continuiamo ad insistere sui controlli, che sono ancora insufficienti e devono investire e coinvolgere di più e meglio l’interesse delle istituzioni politiche italiane ed europee”. Servono quindi maggiori meccanismi di tutela del made in Italy attraverso i controlli. Asacert, oltre alla certificazione ITA0039, ha introdotto anche l’App rivolta ai consumatori che intendono verificare direttamente l’autenticità del prodotto italiano che trovano negli scaffali dei market all’estero. L’applicazione per smartphone è gratuita e molto semplice da scaricare e da utilizzare e rappresenta un altro strumento a disposizione nella battaglia contro la contraffazione alimentare nel mondo.